Nightguide intervista Gionata

Nightguide intervista Gionata


Ex Violacida, Gionata è entrato in studio nel Febbraio del 2018 per iniziare a lavorare sul suo disco solista, e pare che gli sia piaciuto perché il disco, ancora molto misterioso, uscirà nell'autunno del 2019 con la produzione artistica di Jesse Germanò. Nato e cresciuto nella campagna toscana, Gionata si è trapiantato a Milano: le sue canzoni parlano di amore, litigi, convivenze, serate, un frigorifero come mezzo di comunicazione umana, tornare bambini per qualche minuto. Ci abbiamo scambiato due parole.


 



Frigorifero è una genialata assoluta: riuscire a raccontare la vita in comune attraverso il frigo rende davvero l'idea di cosa significhi dividere uno spazio con altri, e dividere la vita con altre persone. Quindi, domanda: se adesso aprissi il tuo frigo cosa ci troverei dentro, e come mai? (per onestà intellettuale ti dico che nel mio c'è birra, parmigiano, sughi del conad e un panino che non so perché è li).
Ciao Valentina, la birra di che marca? io di solito prendo il pacco da 6 birre da 33 (scelgo in base all'offerta) e qualche bottiglia da 66 per quando ci sono amici a trovarmi. Il mio scompartimento assomiglia un po' al tuo, però i sughi li compro all'Esselunga. Tengo anche una mozzarella (è comoda perché la mangi quando non hai voglia di cucinare), zucchine e carote (spesso ci faccio un sughetto con la cipolla niente male). Asso nella manica: le uova. Ci fai la carbonara, la frittata, uova sode, uova al tegamino...; insomma, 3/4 uova in frigo le consiglio sempre. E ovviamente gli affettati per gli spuntini veloci (anche se costano tanto e finiscono in 2 secondi).


Il non essere su Deezer sottolinea, in modo acritico, come sia ormai importante la presenza su determinati canali per essere riconosciuto come musicista che può mettere le sue canzoni in secondo piano preso da altri bisogni narcisistici che qui vengono simboleggiati in un gelato o in una relazione da una notte”: ci spieghi meglio questa tua “assenza” da alcuni canali? Non credi renda anche più difficile trovare la tua musica?
Quel concetto è legato a un periodo della mia vita in cui non avevo niente online perché ancora dovevo registrare il disco. Ho fatto diversi concerti anche importanti per un progetto emergente (tra tutti, il WOM festival a Lucca prima de La Notte e Colapesce), ed era difficile spiegare perché non avessi niente su Spotify. Il mio invito è sempre stato di avere pazienza e di ricordarsi il mio nome: in molti hanno aspettato anche diversi mesi, ma sono rimasti e continuano a seguirmi. Quando succedono queste cose sono contento, vuol dire che la dimensione live ha convinto le persone, che sono state pazienti in questo marasma di proposta musicale.


SPOILER: il tuo disco esce questo autunno. Ci puoi dire qualcosa in più rispetto a questo, che è fondamentalmente tutto ciò che sappiamo, o è tutto segreto quanto la prossima serie di Stranger Things? E come mai hai deciso di fare un disco solista dopo la militanza nei Violacida? E c'è un tour in arrivo anche per questo autunno?
Facciamo una caccia al tesoro: in uno degli ultimi articoli che ho pubblicato sulla mia pagina Facebook c'è un indizio sul disco che uscirà questo autunno, e ha a che fare con i sogni (non quelli che fai quando dormi). Chi pensa di aver trovato l'indizio mi può scrivere su Instagram (gionata_gionata) e tentare la fortuna, chi indovina vince una copia del disco in omaggio.
La decisione di intraprendere una carriera solista è nata da un'esigenza di esprimermi al meglio in un progetto in cui volevo decidere tutto: dalla scrittura all'arrangiamento delle canzoni; dalla scelta delle copertine ai video e alla cura dei social.
Il tour ci sarà, ma sono scaramantico in queste cose e preferisco non dire niente. Come dicevo nella risposta precedente, invito ad avere pazienza e a seguire i social, al momento giusto dirò tutto.


Male che vada sembra una canzone gioiosa e spensierata, ma il ritornello ti tradisce: pensi che la musica sia anche una valvola di sfogo per potersi tranquillizzare, riuscire a buttare fuori la roba che ci da noia e ci fa stare male, magari in un modo più scanzonato e positivo rispetto a come faremmo di solito?
Penso che l'arte in generale sia un modo, per chi soffre, di creare un mondo proprio. Per me funziona così. Altre volte può servire per esprimere i propri sentimenti a una persona cara, se sei una persona timida. In generale, nasce da una pulsione forte, da un'esigenza accompagnata da una sensibilità particolare.


In Oceano cerchi di rispondere a una domanda difficilissima: se tornassimo bambini per qualche minuto, quale sarebbe la nostra paura più grande? Cosa proveremmo? Non credo ci sia una risposta facile da dare a una domanda del genere, ma te lo chiedo comunque: credi sia possibile recuperare quel modo di vedere il mondo, anche solo per poco? E se tu tornassi bambino come risponderesti?
Riuscire a tornare bambini è importante perché quella dei bambini è una visione pura, incontaminata. Io, attualmente, ho paura di avere paura; paura della paura stessa, e scrivere canzoni mi aiuta a raggiungere uno stato di trance in cui mi sento bene, con me stesso e con gli altri.


So che hai inserito Oceano nel disco a richiesta popolare, letteralmente: come ti ha fatto sentire una reazione simile da parte del pubblico?
Ho molto rispetto per i miei ascoltatori, per i miei fan: ascolto sempre cosa hanno da dire e mi fa piacere quando interagiscono. Oceano ne è la prova: durante un concerto al Tender di Firenze, 3 giorni prima di entrare in studio, ho chiesto al pubblico se avessi dovuto inserirlo nel disco oppure no, e chi era lì si è sentito partecipe di qualcosa, era felice. Le canzoni diventano di tutti e proprio per questo è importante che la gente si senta parte di questo progetto.


La domanda che odiano tutti: quali sono i tuoi tre dischi preferiti?
Perché la odiano tutti?
- Piper At The Gates Of Dawn (Pink Floyd di Syd Barrett)
- Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band (The Beatles)
- Boys Don't Cry (The Cure)
- inserisco anche This Old Dog di Mac DeMarco, non è nella top3 per una questione di nonnismo da parte degli altri

gionata, interviste, interviste emergenti

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