Quanto sudore racchiude il tuo nuovo album, “Made in Italy”?
Tantissimo! In primis per la selezione dei brani, è stato un lavoro immenso...in più è arrivata la pandemia che ha rallentato (per non dire fermato) la lavorazione. Siamo andati avanti grazie alla tecnologia, tra e-mail, WeTransfer e chiamate su Zoom! Ma alla fine ce l'abbiamo fatta...
Hai fatto ascoltare agli interpreti originali i brani che hai scelto di riproporre? Se sì, quali sono state le reazioni?
Sì e devo dire che sono rimasti entusiasti, ricordo con immenso piacere il messaggio di Eros relativo alla mia versione di Adesso Tu, è stato carinissimo!
Tra le varie esperienze professionali che hai fatto qual è quella che porti nel cuore e perché?
Ne ho tante in realtà e farei fatica a selezionare. Forse direi l'aver suonato Sex Machine con Bono al matrimonio di Pavarotti!
Hai un sogno artistico nel cassetto che non hai ancora realizzato?
Certamente, registrare con un'orchestra sinfonica...
Pensando al momento che stai vivendo adesso, scegli tre parole che definiscono il ruolo che la musica ha nella tua vita.
Appagante, sincera, amica.
Porterai “Made in Italy” sui palchi?
Assolutamente sì, proprio stiamo definendo il calendario per i live del 2023! Continuate a seguirmi per rimanere aggiornati.