
NIGHTGUIDE INTERVISTA GLI SCILE
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28/06/2021 | CarolinaElle
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Possiamo raccontarcela come ci pare. Eppure, tutte le volte che diciamo allo specchio guardandolo negli occhi di voler dimenticare, abbiamo appena varcato il confine di quel cortocircuito chiamato "mentire a sé stessi". Tieniti tutto, il nuovo singolo degli Scile parte da questa arrogante sicumera: far finta di non sapere che la memoria è la leva motrice di ogni singolo pensiero dell'essere umano. Il brano è accompagnato da un videoclip tratto dal film omonimo Tieniti Tutto, scritto e diretto da Gianluca Della Monica disponibile dal prossimo inverno su Amazon Prime Video e coprodotto dalla stessa band con Golia srl, Amico Film srl, Francesco Stoia, Gianluca Della Monica, Giacomo Caporale e Debora Scalzo con un cast di attori di ottimo livello: Emiliano Coltorti, Celeste Savino, Valentino Campitelli, Sebastiano Re, Andrea Venditti, Valentina Leoni.
Da 3 siete diventati 5; come si sono evoluti gli Scile?
Siamo partiti in tre perché in un primo momento ci interessava l'idea di rendere più elettronici i nostri brani, dopo i primi concerti abbiamo sentito la necessità di condividere palco e produzione anche con Salvatore (basso) e Carlo (chitarra) probabilmente perché veniamo da un passato in cui ogni armonia va suonata con uno strumento. Abbiamo prima inserito il basso con Salvatore e appena Carlo ha terminato il suo Tour con Povia è stato subito introdotto nella band.
Chi sono i vostri ispiratori musicali?
Paradossalmente abbiamo gusti differenti, forse ad ispirarci non è tanto una band o un musicista in particolare bensì l'emozione o il messaggio che ci ha trasmesso la produzione di grandi band.
Come vi preparate ad andare in studio di registrazione?
Si parte con il cosiddetto “provino” una sorta di demo di uno o più brani, successivamente insieme al produttore artistico (Antonio Marcucci) lavoriamo al sound e ad eventuali interventi ed arrangiamenti.
Il tema del singolo è un argomento «consumato» eppure in «Tieniti Tutto» c'è qualcosa di diverso. Cosa?
Un gran bel “vaffanculo” che in un momento come questo chiunque avrebbe voglia di urlare. Fondamentalmente pronunciare quella parola è liberatorio e dopo una lunga pandemia ci sta alla grande.
Le difficoltà nel realizzare musica tutti insieme causa pandemia dell'ultimo anno e mezzo?
Abbiamo fatto uso della tecnologia che in questo caso ha semplificato lo sviluppo delle idee, buttavo giù delle bozze e gli altri contribuivano a distanza.
Com'è lavorare con i vostri produttori?
I nostri produttori sono due musicisti dei Tiromancino, Francesco Stoia (bassista) è il nostro manager e produttore esecutivo mentre Antonio Marcucci (chitarrista) è il nostro produttore artistico, lavorare con loro ci ha arricchiti di esperienza. Siamo molto legati ad entrambi.
«Tieniti tutto» dà il titolo ad un cortometraggio che vedrà la luce il prossimo inverno su Amazon Prime Video... Ci dite in breve la genesi?
La storia raccontata nella canzone ha ispirato il regista Gianluca Della Monica a realizzare un cortometraggio dando una nuova veste ai protagonisti che li vede nei panni di due criminali, forse innamorati o forse non più ma di sicuro le emozioni non mancano. Colgo l'occasione per ringraziare i produttori del corto, oltre la band stessa hanno coprodotto, Golia film srl, Amico film, Debora Scalzo e Giacomo Caporale.
Da 3 siete diventati 5; come si sono evoluti gli Scile?
Siamo partiti in tre perché in un primo momento ci interessava l'idea di rendere più elettronici i nostri brani, dopo i primi concerti abbiamo sentito la necessità di condividere palco e produzione anche con Salvatore (basso) e Carlo (chitarra) probabilmente perché veniamo da un passato in cui ogni armonia va suonata con uno strumento. Abbiamo prima inserito il basso con Salvatore e appena Carlo ha terminato il suo Tour con Povia è stato subito introdotto nella band.
Chi sono i vostri ispiratori musicali?
Paradossalmente abbiamo gusti differenti, forse ad ispirarci non è tanto una band o un musicista in particolare bensì l'emozione o il messaggio che ci ha trasmesso la produzione di grandi band.
Come vi preparate ad andare in studio di registrazione?
Si parte con il cosiddetto “provino” una sorta di demo di uno o più brani, successivamente insieme al produttore artistico (Antonio Marcucci) lavoriamo al sound e ad eventuali interventi ed arrangiamenti.
Il tema del singolo è un argomento «consumato» eppure in «Tieniti Tutto» c'è qualcosa di diverso. Cosa?
Un gran bel “vaffanculo” che in un momento come questo chiunque avrebbe voglia di urlare. Fondamentalmente pronunciare quella parola è liberatorio e dopo una lunga pandemia ci sta alla grande.
Le difficoltà nel realizzare musica tutti insieme causa pandemia dell'ultimo anno e mezzo?
Abbiamo fatto uso della tecnologia che in questo caso ha semplificato lo sviluppo delle idee, buttavo giù delle bozze e gli altri contribuivano a distanza.
Com'è lavorare con i vostri produttori?
I nostri produttori sono due musicisti dei Tiromancino, Francesco Stoia (bassista) è il nostro manager e produttore esecutivo mentre Antonio Marcucci (chitarrista) è il nostro produttore artistico, lavorare con loro ci ha arricchiti di esperienza. Siamo molto legati ad entrambi.
«Tieniti tutto» dà il titolo ad un cortometraggio che vedrà la luce il prossimo inverno su Amazon Prime Video... Ci dite in breve la genesi?
La storia raccontata nella canzone ha ispirato il regista Gianluca Della Monica a realizzare un cortometraggio dando una nuova veste ai protagonisti che li vede nei panni di due criminali, forse innamorati o forse non più ma di sicuro le emozioni non mancano. Colgo l'occasione per ringraziare i produttori del corto, oltre la band stessa hanno coprodotto, Golia film srl, Amico film, Debora Scalzo e Giacomo Caporale.
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