Nightguide intervista Per Wiberg

Nightguide intervista Per Wiberg

Non capita spesso di intervistare quella che si ritiene una leggenda vivente, ma ogni tanto succede: Per Wiberg, polistrumentista che ha suonato tastiere, basso e chitarre in band come Opeth, Spiritual Beggars e Candlemass, pubblicherà a Maggio Head without eyes, il suo primo disco solista. Abbiamo parlato con lui del suo lavoro, di cosa significhi pubblicare la propria musica, e della musica heavy.





Hai detto, descrivendo Head without eyes, che questo è un nuovo tipo di musica heavy: che significa? Intendi per te stesso, o in generale?
Intendo che per me è una cosa del tutto nuova: la maggior parte della musica che ho suonato e scritto negli anni si basava su riff di chitarra ed è stato divertente ed appagante scrivere da un altro punto di vista.


Hai sempre avuto una band con cui suonare: come ci si sente da soli, e a pubblicare il tuo primo disco solista?
Molto nervosi (ride). Per me la musica è sempre stata un lavoro di gruppo, sia sul palco che giù dal palco, e questa sensazione è diversa, soprattutto far uscire un album a mio nome. Amo suonare nelle band e non smetterò mai, ma è sano provare cose nuove e voglio continuare a fare anche questo.


Ci puoi dire qualcosa in più su Head without eyes? Quanto ti ci è voluto per finirlo?
Registro pezzi da due anni per questo disco: all'inizio l'ambizione era solo quella di registrare un paio di canzoni con una vite diversa, ma via via che andavo avanti ho sentito che questo doveva essere un album. All'inizio non volevo nemmeno una batteria normale, solo percussioni, ma quando ci abbiamo provato una batteria regolare è sembrata la cosa giusta, e abbiamo deciso di continuare con un vero set up di batteria.


Come decidi di cosa scrivere?
Per la maggior parte delle canzoni ho scritto le parole dopo la musica, e la musica magari non è strafelice, cosa che influenza parecchio i testi. Il tema generale parla di lasciare, o essere lasciati, ma scritto da punti di vista molto diversi. Una specie di punto di vista di un outcast.


Hai suonato in un sacco di band: hai portato qualcosa di quelle esperienze in questo album o è un inizio del tutto nuovo?
Ho sicuramente portato molto di quelle esperienze in questo disco quando ho iniziato a scrivere, visto che è quello che so fare. Mentre andavo avanti sono diventato sempre più sicuro e ho lanciato le regole fuori dalla finestra, per così dire. E' un nuovo inizio, ma non ci sarei mai riuscito senza aver suonato nelle band.


Ecco la domanda che odiano tutti: mi puoi dire i tuoi tre dischi preferiti?
Black Sabbath - Vol 4
Miles Davis - Bitches Brew
Bad Brains - Bad Brains


Hai qualche consiglio per chi inizia ora a suonare in una band?
Domanda difficile...la musica dovrebbe essere un modo di esprimersi, quindi non c'è giusto o sbagliato. Fate quello che vi pare giusto, condividete le buone vibrazioni con gli amici, e assicuratevi di farlo ad alto volume!

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