Intervista a Federico Leonardo Giampà, autore del romanzo L’apprendista bardo

Intervista a Federico Leonardo Giampà, autore del romanzo L’apprendista bardo

 Federico Leonardo Giampà è nato in Calabria nel 1991. Nel 2007 è stato finalista del Premio Campiello Giovani con il thriller La Nenia del Maestro. Nel 2013 pubblica la raccolta poetica Orfiche (Fondazione Mario Luzi). Laureato in Filosofia e Storia antica, è specialista del Medioevo. Nel 2018 pubblica L'Apprendista Bardo, edito da Bookabook, un romanzo che mescola fantasia e Storia e che racconta il viaggio del protagonista Raymond, un giovane determinato a cambiare il proprio destino.
  
 
Titolo: L'apprendista bardo
Autore: Federico Leonardo Giampà
Genere: Fantasy/Storico
Casa Editrice: Bookabook
Pagine: 258
Codice ISBN: 978-88-3323-122-8    
A cura di Ivo Ballanti
   
 
«L'apprendista Bardo può essere considerato un romanzo fantasy con un occhio di riguardo per la storia antica, un romanzo di formazione e anche una favola, se letta dai più piccoli. Qualunque sia il suo genere di appartenenza è un'opera che fa sognare, e che offre diverse chiavi di lettura e richiami a poemi cavallereschi, a racconti del ciclo arturiano e a leggende, come quella del Bardo irlandese Ossian. Come definisci la tua opera, e a quale tipo di lettore ti sei rivolto?».
Descriverei il mio romanzo come la storia di fatti straordinari, un po' come quelle storie popolari ricche di avventura e soprannaturale che hanno formato l'immaginario fantastico e hanno ispirato la letteratura di ogni epoca.  In maniera molto generale possiamo parlare di un romanzo storico-fantastico, non di un fantasy, scritto principalmente per ragazzi dagli undici anni in poi ma rivolto a lettori di ogni età. Potremmo dire: far crescere l'uomo che è nel bambino, ristorare il bambino che è nell'adulto. Molti adulti mi hanno contattato per esprimere il loro apprezzamento.
 
«Tra i tanti messaggi che L'apprendista Bardo veicola, è molto importante il viaggio interiore compiuto dal protagonista Raymond e dal personaggio di Ivano verso una più profonda consapevolezza di sé stessi, e soprattutto verso una piena fiducia delle proprie possibilità. Dalle parole di Atlanta: “Credi in te stesso, non tremare anche quando dovresti tremare, credi nell'impossibile anche quando vorresti abbandonare la lotta, solo allora diventerai un vero eroe”. Quali sono gli altri temi importanti presenti nell'opera?».
Il “conosci te stesso” è un tema fondamentale della filosofia antica che riguarda tutti noi. Specie oggigiorno che si hanno molte più possibilità per conoscere le proprie inclinazioni e realizzarle. Per Aristotele realizzare la propria natura equivale alla felicità, questo è un concetto che tutti dovrebbero conoscere, specie i lettori più giovani, e devono sapere che per conquistare quella felicità bisogna lottare, proprio come Raymond!
 
«La musica può essere considerata uno dei protagonisti del romanzo L'apprendista Bardo, in cui racconti dell'incanto delle note, e della magia del suono che è in grado di creare un ponte tra l'essere umano e la natura: “Devi sapere, Raymond, che tutto è connesso: colori, suoni, il mondo vegetale con quello animale. Tocca le corde giuste e, smuovendo un filo d'erba, riuscirai a smuovere le stelle”.  È ciò che dice Luc al suo allievo Raymond, spronandolo a suonare la sua arpa e a creare quella magia che è stata di Orfeo e di tanti bardi dopo di lui. Ci sono dei testi a cui ti sei ispirato per raccontare di questo straordinario potere della musica?».
Sono cresciuto tra Calabria e Sicilia, terre antiche e ricche di miti. Il legame con le storie e le tradizioni della mia terra per me è importante. La Calabria è stata la culla dei culti d'Orfeo, e nei nostri musei ci sono reperti straordinari, come il guscio di una tartaruga utilizzato per fabbricare una lira. Proprio come descritta da Omero! Sempre in Calabria è nata la scuola di Pitagora, che compare nel mio romanzo, secondo cui la musica è espressione dell'universo stesso. Mi sono ispirato ovviamente anche all'antico mondo celtico, dove i Bardi erano una vera e propria casta a cui in pochi potevano accedere. Niente a che vedere con l'immagine stereotipata del menestrello medievale/fantasy. Non parlerei quindi di testi, ma di tradizioni alle quali ho guardato per dare contenuto alla mia storia.
 
«Dal tuo romanzo: “Raymond e Ivano rimasero a contemplare l'alba. In quel momento avrebbero voluto dirsi mille cose, e ne provavano altrettante, così scelsero entrambi la via più semplice - che a volte è anche quella migliore”. L'amicizia tra i due giovani è la vera forza che muove il loro destino verso il giusto compimento, ed entrambi arriveranno ad affrontare l'impossibile per il bene dell'altro. Anche Luc e Ric hanno una parte importante nella storia di Raymond, pur se sono più complessi da definire nei loro ruoli e nella loro morale. Qual è il personaggio de L'apprendista Bardo che ti è costato più fatica e ricerche in fase di caratterizzazione?».
La risposta alla tua domanda ho paura che sia scontata: il protagonista. All'inizio della storia è un ragazzino pieno di dubbi e paure, e farlo crescere piano piano, aggiungendo una pennellata a ogni capitolo, è stato molto difficile.
 
«L'apprendista Bardo omaggia diverse leggende e storie raccontate da autori del passato; sono evidenti, ad esempio, i rimandi al ciclo dei romanzi arturiani. Spostandoci nella narrativa moderna, mi è sembrato di cogliere dei richiami a La Storia Infinita di Michael Ende, per la somiglianza tra il talismano Auryn con impresse le parole: “Fa ciò che vuoi” e lo scudo che Atlanta dona a Ivano con la frase: “Per un cuore valoroso nulla è impossibile”. Anche l'oscurità in cui la Francia cade somiglia al Nulla che avvolge il regno di Fantàsia, entrambi con lo scopo di togliere speranza agli uomini, e infine nelle due opere c'è la potenza della parola, la sola che può riportare luce dove il buio dilaga. È stata solo una mia impressione, o hai voluto rendere omaggio a questo straordinario romanzo fantasy e di formazione? Quali altre opere hanno ispirato L'apprendista Bardo?».
Essere accostato a Michael Ende è un grande - e immeritato - onore. Come dici tu il mio romanzo ha molti rimandi alle opere del passato. L'oscurità che avvolge la Francia è anch'esso un tema del ciclo arturiano, e forse ti sorprenderà sapere che storicamente  quel periodo di carestia ci fu davvero: nel Prologo dico la verità. Non ho tratto nessun tema dalle opere odierne, ma avevo bisogno di adattare il passato al presente, e in questo Le Cronache di Narnia e La Storia Infinita sono stati i due modelli che ho seguito per attualizzare la mia storia. Hai colto nel segno!
 
«Cosa significa per te scrivere e raccontare storie?».
Qual è la prima cosa che fa l'uomo nel racconto della Genesi? Dà un nome a ciò che è stato creato. Descrivere il mondo, dare un nome alle cose, è il nostro modo di dare forma a ciò che ci circonda e,  quindi, è il mezzo che ci permette di superarlo. Ma a quel punto c'è bisogno di trasmettere il racconto a qualcuno. In definitiva, leggere è altrettanto importante che scrivere. Credo che un libro si completi solamente attraverso i lettori. Sono loro a dare vita alle pagine di un romanzo, a emozionarsi, amare e odiare un personaggio. Indubbiamente abbiamo bisogno di bravi scrittori, ma soprattutto che ogni persona si riscopra un buon lettore.
 
«L'apprendista Bardo è stato pubblicato da Bookabook, una realtà che ha portato un nuovo modo di vedere l'editoria, molto interessante e innovativo. Vuoi parlarci di questo progetto?».
Domanda che non mi aspettavo, e alla quale rispondo con piacere. Sicuramente  in un campo congestionato e asfittico come quello editoriale, il crowdfunding è un'alternativa con un grosso potenziale ancora da scoprire. Si crea un rapporto diretto tra scrittore e lettore, e lo scrittore ha l'opportunità di divulgare la propria opera prima ancora di pubblicarla; per un esordiente è un'occasione importante, ma anche per scrittori noti è una cosa da non sottovalutare! In campo musicale lo si fa già da anni con ottimi risultati, ma è difficile dire se l'editoria riuscirà ad arrivare a quei livelli. Bookabook sta lavorando bene, è composta da ottimi professionisti che vogliono migliorare sempre di più. È una casa editrice giovane, che sta avendo ragione della sfida che si è posta. Come ho detto, però, c'è ancora molto da fare, in gran parte per far capire questo sistema a chi è refrattario, e in questo credo che dovranno essere bravi gli autori. Ovviamente non è tutto oro ciò che luccica, ma la mia impressione è che tra non molto il crowdfunding potrebbe diventare una consolidata pratica editoriale accanto alle altre. Grazie per la bella intervista!  
 
 
 
Contatti
frederickellei@yahoo.it
https://bookabook.it/
https://bookabook.it/libri/lapprendista-bardo/
https://www.amazon.it/Lapprendista-bardo-Federico-Leonardo-Giamp%C3%A0/dp/8833231224
 
 
 
 

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