Dimartino alla Salumeria della Musica il 29/04/2015
 
 
UN PAESE CI VUOLE, MA ANCHE UN DIMARTINO.
 
 
Dopo "Cara maestra abbiamo perso" pubblicato nel 2010, "Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile" del 2012 e l'ep del 2013 "Non vengo più mamma" quest'anno i Dimartino pubblicano "Un paese ci vuole".
Il nuovo album è fresco, primaverile, intenso e delicato;il cd è stato registrato in una casa di campagna siciliana dai tre palermitani Antonio Di Martino alla voce,alla chitarra e al basso, Giusto Correnti alla batteria e Angelo Trabace alle tastiere.
Come nei precedenti, anche in "Un paese ci vuole" vi è un mix tra folk,pop,cantautorato e indie pop; qui si parla di adii e ritorni, di Sicilia, di Messico, di malinconia,di sogni e d'amore.
Il cantautore siciliano che già vanta collaborazioni con Le luci della centrale elettrica, Cesare Basile e Dario Brunori, in questo ultimo lavoro porta il contributo prezioso di Cristina Donà e Francesco Bianconi.
Presenta la sua ultima fatica in un tour che attraversa numerose città italiane e che ancora è in aggiornamento date. Noi di "Nightguide" eravamo ieri alla data milanese a "La Salumeria della Musica".
Con le loro camicie colorate, molto anni '70, i tre salgono sul palco della gremita Salumeria poco dopo le 22.00 e subito l'atmosfera si fa calda. 
Antonio, timido e dolce, ripropone i brani vecchi e presenta i nuovi con una semplicità e naturalezza disarmante. 
Non finisce mai di ringraziare il pubblico al quale dice "Voi siete qui per noi, avete pagate un biglietto e noi ve ne siamo grati e questa sera ve le vogliamo suonare tutte, fino all'ultima" e ancora "Suoniamo un brano che conoscete così la cantante e mi fate sentire come uno famoso". Antonio sembra quasi non rendersi conto di quanto sia seguito,apprezzato e ascoltato nel panorama cantautorale italiano.
Umile e commosso, racconta qualche aneddoto dei brani che più gli rendono giustizia; "Case stregate" parla di una casa abbandonata in Sicilia che si diceva appunto fosse stregata e Antonio scoprì poi appartenere alla nonna della fidanzata del fratello. 
"La Vita Nuova" racconta della felicità triste negli occhi dei siciliani quando si ritrovano nella piazza del paese alla Domenica per la messa; tra gli abitanti che sono andati via e quelli che sono rimasti in paese vi è uno scambio di sguardi nei quali regna la malinconia e la tristezza velata. 
Le canzoni del nuovo disco sono tutte basate sulle origini, sulla Terra, sul viaggio in Messico di Antonio dal quale è partito tutto; il Messico infatti sembra proprio gli ricordi la sua Sicilia.
Curiosi e da lodare i ri-arrangiamenti dei vecchi brani, soprattutto le reinterpretazioni di quelli del primo album; da "Cercasi anima" a "Ho sparato a Vinicio Capossela" passando per la commovente ed intima performance su "Parto" e la sprizzante "Cambio idea".
 
"Il paese più che una dimensione geografica è una dimensione umana, il paese sono le persone, gli animali,le piante e il loro modo di adeguarsi alla vita" A. Di Martino.
 
Vi lasciamo con qualche scatto di Guenda Deda per rivivere la serata. 
 
Daniele Spread