TREVISO-BARI: 2-0

TREVISO-BARI: 2-0

LA MALEDIZIONE CONTINUA
Quindicesima d'andata, Treviso e Bari si affrontano per la terza volta, la seconda al Tenni.
Per la prima volta i trevigiani vincono, dopo che, nella stagione '50-'51, era finita 1-1
nell'unico precedente in terra veneta. L'altro pareggio risale alla stagione scorsa, un altro
1-1 con le reti di Spinesi e pareggio veneto dell'ora nostro Anaclerio. Per il Bari si tratta
della terza sconfitta esterna dopo quelle di Catanzaro e Ascoli.
Solita storia, solite affermazioni che non scalfiscono minimamente l'idea del “tifoso” medio che non segue le vicende del Bari e si interessa del solo risultato. Un ragazzo che dice “il solito Bari, che schifo, ultimi in classifica, Matarrese, ecc. ecc.”, non può essere accusato di nulla se non di non accorgersi della maledizione che ormai è palesemente presente su questa società. Paradossalmente, a chi segue le partite dei biancorossi vien da pensare che si stava meglio quando si stava peggio, ovvero l'anno scorso. Il Bari, può non sembrar vero, ha due punti in più della passata stagione, alla quindicesima di campionato, e allora sulla panchina sedeva un certo Pillon, al quale non gliene andava bene una. Oggi, lo stesso mister ha prelevato dall'ultimo posto un Treviso lanciato, con i suoi 5 punti in 9 gare, in piena serie C, e gli ha fatto collezionare sedici dei diciotto punti disponibili nelle ultime sei gare, con cinque vittorie e un pari. La società
trevigiana si trova ora a solo un punto dalla zona play off. Prodigio Pillon?Eppure appena un anno fa era afflitto dalla ricerca continua di un giusto assetto ad una squadra che aveva uomini che non erano tanto meno di quelli che ora stanno facendo volare i biancazzurri.
Di sicuro siamo ultimi in classifica, aspettando l'esito del posticipo del Venezia col
Perugia. Questa seconda sconfitta consecutiva mette di nuovo in discussione la panchina di
Carboni, anche se tutti sanno bene nel calcio chi paga e perchè. Molti parlano di un mister che
non è riuscito fin'ora a dare una fisionomia alla squadra, molti, invece, sono del parere che
la squadra c'è, è ben impostata, ma deve risolvere i problemi in attacco. Del resto, chi ha visto o sentito
la partita di Treviso, in un certo senso ha rivissuto le stesse sensazioni di Trieste o Verona.
Sette o più palle gol nitide, le solite, poche ma decisive dormite della difesa. Il Bari gioca molto bene, fa sempre la
partita, ma perde."Vince chi fa gol", conferma demoralizzato mister Carboni a fine gara." dobbiamo
solo pensare a lavorare duro, qualche punto in più non sarebbe rubato, ma il copione è sempre lo
stesso". Il mister lascia intravedere un pò di rassegnazione, ma allo stesso tempo la coscienza
che si trattan solo di continuare a far gioco aspettando gennaio. Sulla stessa linea di pensiero
è il grande ex della giornata Gillet:"Chi sbaglia paga, ma se avessimo vinto tre a zero, non avrebbe
detto nulla nessuno". Discutibili alcune mosse di Carboni, anche se la squadra ha fatto lo stesso la partita.
Il 4-4-2 con Santoruvo punta centrale con Anaclerio libero dietro di lui, ha dato problemi alla retroguardia
di Gallo e compagni, schierati con una sola punta, il brasiliano Reginaldo. La Vista fuori, dunque,
con centrocampo affidato a Scaglia, Gazzi, Goretti e Carrus, quest'ultimo sulla sinistra.
Si insiste col pressing alto e Gigi Anaclerio fa quello che vuole sulla sinistra dell'attacco.
Salvataggi sulla linea a portiere battuto, su conclusioni di Santoruvo e Scaglia. occasioni sprecate malamente dallo stesso Santoruvo e Carrus, quest'ultimo
ha ancora da farsi perdonare l'errore clamoroso di Trieste.
Il Treviso guarda, non riesce a prendere in mano il gioco e punisce i pugliesi alla prima occasione,
guarda caso, dopo l'uscita di Doudou per infortunio (distrazione muscolare, potrebbe assentarsi
fino a gennaio).Sarà anche scarso in fase di impostazione, ma in fase difensiva è sempre un macigno
che pochi riescono a superare. del resto l'inserimento al suo posto di Bianconi ha solo
avuto come effetto quello di indebolire il reparto arretrato. Il raddoppio arriva quando ormai
non c'erano più le forze fisiche e soprattutto morali, per continuare con un assedio durato
novanta minuti. E nel frattempo vinconi praticamente tutte, Pescara, una lanciatissima Salernitana,
Un miracoloso Modena che ne fa tre al Delle Alpi. La zona salvezza è ancora lontana solo tre punti,
quelli che vanno presi proprio domenica prossima in casa contro lo stesso Venezia.
Onora la tua città, difendine i colori.
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