[img src=/data/rubriche/8j53nsvmbhecm3rtsful1347452551.jpg alt=Immagine>LECCE - Non passava giorno che un dipendente del “Panificio da Raffaele” di viale Alfieri, a Lecce, all'insaputa dei titolari, prelevasse dal registratore di cassa almeno 200 euro. Scoperto dal sistema di videosorveglianza, l'uomo negli ultimi due anni avrebbe causato un ammanco di circa 100mila euro.
A insospettire i proprietari della Cornetteria di Notte è stato il raffronto tra gli scontrini emessi e gli incassi, quest'ultimi minori rispetto alle ricevute fiscali. La soluzione più plausibile era proprio che qualcuno prendesse, a loro insaputa, dalla cassa il denaro dell'attività. Da qui la decisione di installare telecamere interne di videosorveglianza. Mai però avrebbero immaginato che il responsabile fosse proprio un loro dipendente, nel quale riponevano la più totale fiducia.
Il 37enne di Veglie finito nei guai lavorava da otto anni nell'attività della famiglia Capoccia e si era sempre dimostrato un lavoratore esemplare. Gli agenti delle Volanti sono intervenuti ieri mattina e oltre a trovargli addosso un centinaio di euro, nel corso della perquisizione nell'abitazione, l'uomo avrebbe consegnato loro circa novemila euro, frutto degli ammanchi in cassa.
Assistito dall'avvocato Salvatore Musco, il 37enne avrebbe ammesso il tutto, giustificando così la sua azione: aveva un mutuo da pagare. Per lui è scattata la denuncia con l'accusa di appropriazione indebita. Ancora perplessi i titolari della cornetteria, molto nota e frequentata, soprattutto di notte da giovani. Luca Capoccia stenta a credere che sia stato proprio uno dei suoi più fidati collaboratori a tradire la sua fiducia e quelle di tutti i colleghi.
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Fonte: IlpaeseNuovo