SALERNITANA - BARI 2-0
Terza sconfitta consecutiva per il Bari, che così non lascia la
terzultima posizione in classifica, con dietro le uniche due squadre
ancora senza vittorie in campionato, Como ed Avellino.Ma, se almeno
il Como rischia la vittoria contro la capolista Atalanta,confermando
l'impegno dei giocatori per uscire dalla zona calda,gli undici che
il povero Pillon ha schierato all'Arechi non sembrano minimamente
interessati alle umilianti sconfitte che li attendono ogni domenica.
Ennesima pessima figura, contro una Salernitana che, fino a domenica,
aveva segnato solo cinque reti in casa, e ieri ne ha messe a segno due.
L'ex tecnico dell'Ascoli si è però reso subito conto della situazione
e del lavoro che lo attende nei prossimi giorni.A chi gli chiede lumi
per l'avvenire, risponde di voler avere tempo per impartire tatticismi
e conferire grinta ai suoi uomini.Il tecnico, in questo ambiente, ha
bisogno di tranquillità e pazienza da parte dei tifosi.La sconfitta,
ovviamente, non è da attribuire a lui.Il passivo poteva essere decisamente
più sconsolante, se si considerano ben due traverse colpite dai granata.
L'ottava sconfitta continua a mettere in mostra una squadra senza anima,
sempre timorosa,che lascia idee e spazio a tutti.
Beati coloro che
incontrano il Bari...verrebbe da pensare.La Salernitana, come tutti,
ha meritato la vittoria già semplicemente per aver messo in campo uomini
con senso tattico e un po di voglia di giocare.Il Bari non vince dalla
serale con la Triestina di circa un mese fa.Tatticamente l'iniziale 4-5-1
ha isolato Spinesi avanti e lasciato una difesa che alle ripartenze
manteneva la sua linea troppo bassa per cercare anche solo di
raggiungere il centrocampo.Centrocampo che, affidato a Berardi,Pizzinat,
Brambilla(La fortezza nel secondo tempo) e Valdes, non ha nè aiutato
la difesa andandole incontro accorciando e riproponendo, nè aiutato
il povero e misero attacco, limitandosi a lanci che si trasformavano
in facili prede di una difesa ieri esonerata dal lavoro.Gli esterni
erano sempre bassi, e si facevano trovare sempre uno contro due.Ovvia
conseguenza se il centrocampo non ti assiste neanche in quelle zone
del campo da tempo terra di conquista per molti.
Sembra già averlo capito
il mister trevigiano, ieri silenziosamente in piedi durante tutta la
gara.Amaro esordio, dunque, per Pillon, che non segue la scia dei suoi
predecessori.Tardelli esordì con il pari di Venezia, e ancor prima
Sciannimanico, alla sua prima, andò a vincere a Padova contro il
Cittadella.Il Bari di ieri, invece, ha incassato l'ottava sconfitta
continuando a non raccogliere punti da ben quattro giornate e con la
peggior difesa del torneo(24 reti).
Un 2-1 che l'anno scorso ci vide proprio all'Arechi trionfanti con le
reti di Cordova e De Rosa.Per il tecnico ci sarà, come già si sapeva,
un'eredità pesante da raccogliere, considerando oltretutto che quest'anno
le partite sono all'ordine del giorno, e non c'è mai tempo per organizzare
un match, che subito incombe il successivo.Lo sa Pillon, che riconosce
la netta differenza tra allenamenti e gare ufficiali, gare nelle quali,
purtroppo, emergono tutte le deficienze del gruppo.Giovedì sera (ore 20:30)
arriva il Pescara, ieri vincente all'Adriatico su un buon Piacenza.
Quattro pareggi consecutivi e quest'ultima vittoria, il biglietto da visita.
Forse sarebbe meglio non aspettarsi ancora molto di buono.Oramai si sa,
l'obiettivo per ora è mantenersi ancorati al treno salvezza,sperando
che gennaio arrivi il prima possibile.Onora la tua città, difendine i colori.