Nightguide intervista gli Endrigo

Nightguide intervista gli Endrigo


Gli Endrigo sono Gabriele Tura - Voce, chitarra,  Matteo Tura -Voce, basso, Simone Arrighi - chitarra e Ludovico Gandellini - batteria,  quattro amici di Brescia che nel 2012 rubano un nome già pronto e iniziano a suonare.
Fanno gli accordi di chiesa ma con il distorsore e cantano in italiano.
Da allora tante date e due EP “Spara"(2013) e "Buona Tempesta" (2015),prima di arrivare, nel Marzo 2017, a un disco, “Ossa rotte, Occhi rossi” (Indiebox Music), prodotto da Jacopo Gigliotti dei Fast Animals and Slow Kids e Andrea Marmorini (Woodworm Label, La quiete). E soprattutto più di un centinaio di live in tutta Italia per presentarlo, su palchi importanti e palchi minuscoli, a volte in compagnia di Fask, Zen Circus, Il teatro degli Orrori, Giorgio Canali, Eddae tanti altri.
Il 6 Aprile 2018 esce per Ammonia Records il secondo disco “GIOVANI LEONI registrato da Davide Lasala(Giorgieness, Edda, Dell'Era) e Andrea Fognini all'Edac Studio. Si tratta del secondo album della band, fatto di chitarre distorte e batteria pestate, di un rock dritto, potente, forte ed immediato. testi diretti ed efficaci che raccontano con la giusta dose di ironia il malessere di una quotidianità fuori dal palco, ordinaria e che fa paura. un disco colonna sonora di un auto analisi della band.
  
Li abbiamo intervistati.
Ciao ragazzi, come è nato “GIOVANI LEONI”?
Ciao! In modo abbastanza brusco ma naturale. I pezzi del primo disco erano una specie di raccolta di quanto fatto fino a quel momento, quindi alcuni erano davvero vecchi. Una volta cominciato il tour eravamo stanchi di suonarli in sala prove dato che comunque li eseguivamo già live tutte le settimane. Così abbiamo iniziato a fare altro; volevamo un disco coerente, meno “raccolta”, per cui da quando abbiamo iniziato a metterci le testa abbiamo cercato di finirlo relativamente in breve tempo così da renderlo rappresentativo di un momento preciso, nel bene e nel male.
 
E perché dare questo nome alla vostra band?
Nessuna storia interessante, conoscevamo ovviamente Sergio Endrigo e nel classico foglio con il toto nomi è saltato fuori anche Endrigo, ci piaceva il suono e via. A posteriori però rubare un nome già preso per pigrizia si adatta bene al gruppo.
 
In che modo è nata la collaborazione con Georgieness?
Con Giorgia siamo amici da qualche anno ormai, e abbiamo suonato spesso insieme. Di base siamo amici ma anche mega fan. Si è sempre pensato di far qualcosa e dato che il disco è prodotto da Davide, che appunto è il chitarrista di Giorgieness, era chiaro che questa sarebbe stata la volta buona. Il pezzo non è nato pensando a questa collaborazione, a fine disco abbiamo ascoltato insieme e scelto il pezzo che più ci andava. Sono contento di aver scelto “Il ragazzino” così l'abbiamo costretta a strillare.
 

Perché citare Giovanni Lindo Ferretti nel titolo di un vostro brano?
In realtà non c'è connessione con il testo. Mentre la scrivevo riguardavo spesso Scott Pilgrim VS The World, uno dei miei film preferiti, e ho pensato che sarebbe stato figo un pezzo con un titolo simile. Poi ci ho messo il buon Ferretti perché mi piaceva l'effetto che dava a colpo d'occhio, ancora prima di ascoltare. Sono un grande fan dei dischi emo (quello bello eh) in cui i titoli sono lunghissimi e spesso slegati al testo, e questo è un po' il mio personale tentativo.
 
Come è andato l'opening ai Fask per il concerto tenutosi presso lo Smav?
 
Molto molto bene. I Fask e la loro meravigliosa crew sono amici e tutte le volte che abbiamo suonato insieme è stato abbastanza incredibile. A questo giro forse anche di più perché a causa delle intemperie abbiamo guidato 11 ore per suonare trenta minuti, e ad oggi continuo a pensare che quando succedono queste cose ti porti a casa molto di più di un concerto, il gruppo ne esce sempre più forte. In più la serata in sé è stata una bomba, trovare persone che cantano le nostre canzoni a centinaia di km da casa è una cosa su cui non riesco nemmeno a riflettere molto lucidamente. Semplicemente ti riempie.
 
 
Altre band con cui vorreste condividere il palco?
Mah, in Italia forse nessun desiderio specifico, abbiamo già suonato con tanti gruppi che amiamo e anche con molti amici; è sempre bello quando riusciamo a rubare per mezz'ora il pubblico dei gruppi più grandi, è un tipo di pressione che ti resta addosso per sempre, in senso buono. Ci manca ancora condividere il palco con qualche gruppo straniero, magari questo tour sarà la volta buona.

 
Cosa ne pensate della scena rock contemporanea?
Non è vivissima e forse va bene così. Penso sia giusto che ognuno suoni quello che ha ascoltato e gli ha fatto dire “voglio farlo anche io”. Se oggi i ragazzini ascoltano altre cose è sano e naturale che suonino altre cose. Noi continuiamo, e comunque quei pochi che ci sono in grande forma. Oltre ai grandi nomi ci sono varie realtà giovani che sono clamorose, penso ai Gomma, ai Botanici, ai Cara Calma e vari altri con cui abbiamo incrociato il palco.
 
Partecipereste mai ad un talent?
No. Senza moralismi, semplicemente vedendo la fine che fa il concorrente medio (chiaramente ci sono state eccezioni) non mi sembra una scelta intelligente per chi vuole fare un percorso lungo. Vieni preso, usato e ributtato, ma il problema è che nel mentre perdi anche quel poco che magari ti eri costruito, perché capita che finisci sotto l'agente che finché può ti piazza a cachet estremi per spremerti e dopo un po' non riesce più nemmeno a venderti alla sagra del mascarpone, quindi resti in un limbo senza uscita e devi ripartire da zero con la nomea di quello che ha toppato. Certo, se fai l'idraulico, il pompiere, il manager o qualsiasi lavoro extra-musicale e hai voglia di farti vedere in tv qualche sera per poi tornare a fare il tuo mestiere può essere una buona carta sul brevissimo termine.
 
I vostri 5 dischi del cuore?
Rispondo io (Gabriele) in modo assolutamente dittatoriale perché altrimenti lotteremmo per sempre. Ovviamente tra mezz'ora cambierò idea.
1-Born to run/ Darkness on the edge of town- Bruce Springsteen (non so scegliere)
2- American Slang- Gaslight Anthem
3-Everything Sucks- Descendents
4- Sfortuna- Fine before you came
5- La fine non è la fine- La Quiete
 In furgone invece ascoltiamo solo porcherie per far passare il tempo.

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