Nightguide intervista i Miss may I

Nightguide intervista i Miss may I


I Miss may I, band metafore di Troy, Ohio, si sono formati nel 2006 quando tutti i membri andavano ancora alle superiori. Adesso, dopo dodici anni, sono approdati al traguardo del sesto disco, hanno cambiato etichetta lasciando la Rise Records per la Sharp Tone e girano praticamente tutto il mondo in tour. Abbiamo parlato con Levi Benton, cantante della band.





Potete dirci qualcosa su Shadows inside, il vostro nuovo album?
Shadows Inside è il nostro sesto album ed è uscito con SharpTone Records. E' un album molto “onesto” e nato da una grande produzione che noi come band non avevamo mai fatto prima. E' anche l'album che ci ha richiesto più tempo in assoluto per essere realizzato: abbiamo impiegato nove mesi per scrivere i brani più altri tre per registrarli in studio. E' stato pazzesco ma allo stesso tempo fantastico anche perché si tratta del nostro primo lavoro distribuito in tutto il mondo! Ci ha letteralmente aperto una porta sul mondo intero.
Tutto l'album inoltre parla di cosa significhi per noi essere una band e ciò fa sì che sia molto divertente suonarlo dal vivo, perché possiamo veramente riconoscerci appieno in quelle canzoni. La stessa Shadows Inside significa “il passato”, la storia che ci ha portato dove siamo. 


Dopo gli show europei suonerete nel sud est asiatico: cosa vi aspettate, e com'è la gente li?
In realtà lo abbiamo già fatto, proprio prima di questo tour europeo, ed è stato incredibile!
Non eravamo mai stati in quelle zone, ma sapevamo che avevamo un grande seguito in quei paesi grazie alle statistiche di MySpace e Facebook; in particolare sapevamo di avere una grande fanbase in paesi come Indonesia e Malesia ma non avevamo mai suonato lì. Addirittura avremmo dovuto fare più date di quante ne abbiamo effettivamente fatte ma purtroppo una tempesta di neve in Ohio, da dove partivamo, ha fatto posticipare il volo e quindi siamo stati costretti ad annullare alcuni concerti. Alla fine ce l'abbiamo fatta ed è stato pazzesco! Folle enormi e fantastiche ed era stranissimo suonare in quei posti, con scimmie ovunque, spiagge stupende... semplicemente surreale pensare di essere lì in tour, suonare davanti ad un pubblico così grande e intanto vedere quei bellissimi panorami.Abbiamo passato un mese a dirci “no, questa non è la vita reale, cosa sta succedendo, è pazzesco!”. Era come essere in vacanza ma intanto suonavi in questi posti magnifici con un pubblico magnifico... una figata!


Apologies are for the weak compirà dieci anni il prossimo anno, ma voi suonate insieme dal 2006: com'è cambiata la vostra musica, e cosa vi spinge a continuare?
In questi anni abbiamo suonato con tantissime band e durante ogni tour abbiamo sempre assorbito qualcosa da loro, ed è fantastico perché così è come se ognuno di noi portasse sempre con sé qualcosa di questi artisti, crescendo tour dopo tour. Ciò che invece ci spinge ancora a fare musica è il fatto che noi abbiamo iniziato tutto questo semplicemente per divertimento, siamo sempre gli stessi cinque grandi amici che hanno iniziato a suonare insieme e che, all'epoca, nessuno si filava.


Avete appena lasciato la Rise Records per la Sharp Tone Records: cosa è cambiato?
In realtà non c'è stato nulla di che, semplicemente siamo stati per molto tempo nella Rise Records e ad un certo punto abbiamo sentito il bisogno di cambiare, di dare un occhio a cosa ci fosse al di là di ciò in cui eravamo inseriti ormai da sempre. Avevamo registrato 5 dischi con la Rise e volevamo vedere cos'altro avremmo potuto fare. Loro erano e rimango grandi amici, praticamente una famiglia, hanno creduto in noi quando nessun altro lo faceva, ma ad un certo punto abbiamo sentito il bisogno di inserirci in un contesto più ambizioso che potesse dare sfogo alle nostre idee malate.


Il vostro stile è stato definito in un sacco di modi diversi, quindi come lo definite voi? E la questione vi interessa sul serio?
Non ci interessa essere inseriti in un genere o seguirne uno in particolare, come ti dicevo prima siamo una band di amici che suona per divertirsi e qualunque cosa salti fuori nel momento in cui scriviamo va bene, non vogliamo per forza inserirci in un genere specifico. Penso che anche questa sia una delle chiavi che ci permette di continuare a suonare insieme divertendoci, senza perderci in mode o isterismi del momento: alla gente può piacere o meno, in ogni caso noi suoniamo e ci divertiamo, è questa l'unica cosa che conta per noi.


Quali sono le vostre influenze? Per esempio, so che a B.J. piacciono i Pink Floyd. C'è qualcosa che vi accomuna o avete tutti background diversi?


Come band sicuramente tutti noi abbiamo grosse influenze da gruppi come As I Lay Dying, Killswitch Engage e In Flames e molti di coloro che ci ascoltano probabilmente se ne saranno accorti. Poi ovviamente ognuno di noi ha le proprie personali influenze che contribuiscono all'evoluzione dello stile dell'intera band e fanno sì che ogni album suoni in modo differente da quello prima.


Uno dei vostri primi singoli è finito nella colonna sonora di Saw VI: com'è successo?
Oh amico, è stato pazzesco! Ci hanno semplicemente scritto una e-mail! Era il nostro primo disco, eravamo dei ragazzini e ci sembrò tutto troppo semplice, pensavamo che qualcuno ci stesse prendendo in giro, e invece è bastato rispondere alla mail con tutti i dati del caso ed era fatta, la nostra canzone era nella colonna sonora del film! Poi in realtà la canzone non è stata inserita proprio durante il film, infatti ricordo andai a posta al cinema a vederlo aspettando di sentire il nostro pezzo partire da un momento all'altro ma alla fine è stata giusto inserita tra le soundtrack.


Com'è il rapporto coi vostri fan, e avete qualche consiglio coi ragazzi che stanno mettendo su una band adesso?


Penso che il nostro rapporti con i fan sia innanzitutto trasparente: vogliamo che loro sappiano che noi non siamo altro che dei tipi come loro, che andavano ai concerti e volevano incontrare le loro band preferite, e questo tra l'altro non succedeva neanche così tanto tempo fa; ci ricordiamo sempre queste sensazioni ed è per questo che ci piace interagire con i nostri fan, rispondere ai loro messaggi e così via. Alle giovani band invece consiglio di fare un passo per volta. Ci sono una marea di band che iniziano a suonare e dopo un mese pretendono già di andare in tour... ma davanti a chi pensano di suonare? Innanzitutto devi dare il meglio di te e cercare di crearti una fanbase nella tua zona, poi potrai pensare ai prossimi step.


Intervista a cura di Filippo De Dionigi e Valentina Ceccatelli
 

miss may i, sharp tone records

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