Intervista a Manola Aramini, autrice del romanzo Noi che ci stiamo perdendo

Intervista a Manola Aramini, autrice del romanzo Noi che ci stiamo perdendo

Manola Aramini pubblica nel 2013 per Milena edizioni il romanzo “Gabbiani luminosi- Le donne fantasma di Mussolini”, che le è valso nel 2015 il terzo posto al Concorso internazionale di letteratura “La finestra eterea”. “Noi che ci stiamo perdendo” è il suo ultimo romanzo, un giallo appassionante in cui si indaga su due efferati omicidi e sulla complessità delle relazioni umane.
 
A cura di Antonella Quaglia
 
«Noi che ci stiamo perdendo non è solo un giallo intrigante ma anche un'attenta disamina sui rapporti interpersonali, specialmente di natura amorosa, e su come essi possano influenzare nel profondo l'agire umano. Di cosa parla più nel dettaglio il tuo romanzo?».
I personaggi del romanzo vivono freneticamente la vita, alla ricerca dell'autoaffermazione e non sanno esprimere alle persone che amano, desideri o ciò che produce sofferenza. Si limitano ad una comunicazione superficiale, perché non vogliono che le loro debolezze emergano. Arthur sembra consumare delle storie sentimentali, per avere delle emozioni ma è ben consapevole che la sua doppia vita è faticosa da gestire. La vita di Arthur e Tatiana sembra perfetta all'apparenza, il loro matrimonio appare felice, ma entrambi hanno troppi segreti. La scomparsa improvvisa di Tatiana, costringerà Arthur a riflettere su tutta la propria esistenza e in un momento di debolezza cercherà nuovamente Alma, l'amante con cui aveva concluso la storia sentimentale. Si accorgerà di non conoscere veramente le persone che lo circondano. Ci sono tante  maschere e tanta ipocrisia,   cadranno quando accadranno eventi drammatici.
 
«I personaggi femminili principali del romanzo, Tatiana e Alma, pur nelle loro differenze fisiche e caratteriali, condividono l'amore per un uomo egoista e menzognero, Arthur Cortes. Per quanto la prima sia presentata solo attraverso i ricordi dei suoi congiunti e i pensieri espressi nella sua autobiografia, possiamo comunque costruire un ritratto di Tatiana accurato: una donna di mezza età fragile, ossessiva, vanesia, in profonda depressione, decisa a “smettere di gareggiare con il mondo”. Alma è invece una giovane donna che sta cercando di riprendere in mano la propria vita e di dimenticare un amore tormentato, ma a causa dell'omicidio di Tatiana vede tornare a galla un'oscurità che ha cercato di annegare nel profondo di sé: “Ho paura di me stessa, mi sento fluttuare in una marea di menzogne [...>”. Quali sono state le fonti di ispirazione per la loro caratterizzazione?».
Generalmente i miei personaggi, esistono nella realtà, nella descrizione amplifico alcune caratteristiche.  Tatiana è una donna tradita dal marito che non ha il coraggio di porre fine al suo matrimonio. Potrebbe rifarsi una vita, forse vivere più felicemente, ma non vuole lasciare il marito ad un' altra donna.
Alma invece è una giovane e bella amante, vive in modo conflittuale la storia di Arthur, sente sulle spalle il giudizio altrui, prova un senso di colpa ma anche di odio per Tatiana.
Ho conosciuto donne come Tatiana e anche come Alma, sono donne che hanno deciso di vivere l'amore per un uomo, nonostante tutto.
 
«Prima del romanzo giallo Noi che ci stiamo perdendo hai scritto un'opera a sfondo storico, attraversata da una sottile vena surreale, Gabbiani luminosi - Le donne fantasma di Mussolini. In quale genere letterario ti senti più a tuo agio quando scrivi, e qual è quello che preferisci leggere?».
Sia il romanzo giallo “Noi che ci stiamo perdendo” che il romanzo storico “Le donne fantasma di Mussolini” pongono l'attenzione  sui sentimenti e sulla fragilità delle relazioni umane. Scrivere un romanzo storico è appassionante ma molto impegnativo, perché richiede un accurato studio del periodo trattato. Il genere giallo mi ha permesso di svelare le dinamiche di alcune relazioni umane e sentimentali. Si tratta di indagare l'origine dei delitti passionali, le dinamiche che caratterizzano due donne che si contendono un uomo.  Amo sia il genere storico che il genere giallo, le scrittrici che prediligo sono Isabel Allende e Charlotte Link.
 
«Ci racconti di cosa tratta il tuo primo romanzo Gabbiani luminosi - Le donne fantasma di Mussolini?».
“Gabbiani luminosi - Le donne fantasma di Mussolini” è un romanzo storico connotato da elementi fantastici. La protagonista è Costanza, un'anziana donna bisbetica che racconta la propria vita alla nipote. La madre di Costanza era amica di Margherita Sarfatti una delle amanti di Benito Mussolini, il padre un fervente fascista che aiutò il Duce nella sua ascesa al potere. Il romanzo è quindi caratterizzato dall'intreccio tra la storia della famiglia di Costanza e quella della vita sentimentale del Duce. Costanza infatti comunica con gli spiriti e i fantasmi delle amanti di Mussolini, le compariranno  nella notte per raccontarle la loro vita accanto a Benito Mussolini.
 
«All'interno di Noi che ci stiamo perdendo sono presenti pagine relative all'autobiografia che Tatiana stava scrivendo prima di essere uccisa. Pagine profonde, a tratti deliranti; pensieri sparsi sulla propria vita stancamente trascinata in un vortice di dubbi, errori e dolori. Una sorta di libro nel libro che mostra tutta la potenza della letteratura di mettere a nudo l'anima, come nessun'altra arte riesce a fare. Quali sono i motivi che ti hanno spinta a diventare un'autrice di narrativa, e cosa significa per te scrivere e raccontare storie?».
Non si sceglie  di scrivere, si scrive per passione. Da bambina amavo scrivere brevi racconti, quindi mentre scrivo mi sento emotivamente  bene.  Per trasmettere un'emozione con la scrittura, devi averla provata;  è facile descrivere bene un paesaggio, se lo conosci  e hai potuto osservarlo . In Tatiana c'è anche una parte di me, prevale il desiderio di scrittura, anche se talvolta il mondo editoriale appare complesso.
 
«Uno dei temi principali del romanzo Noi che ci stiamo perdendo è la complessità delle relazioni sentimentali, viste anche nella loro portata negativa. Ogni personaggio dell'opera è come mutilato dalla sofferenza causata da un amore sbagliato, o perduto. Alma non riesce più a distinguere la realtà dal sogno a causa dell'influsso che ha Arthur su di lei, Tatiana ha perso la voglia di vivere a causa dei continui tradimenti del marito, Alfio si trasforma nella peggiore versione di sé stesso a causa dell'ossessione per Tatiana e della mancanza del suo grande amore Elsa. Quali altri temi fondamentali sono presenti nell'opera?».
I personaggi del libro hanno una vita sentimentale complessa e si sentono giudicati dalla società. Il romanzo è un invito ad andare oltre le apparenze e ai giudizi. I personaggi vivono le loro vite frenetiche, ma talvolta si fermano a riflettere sulle loro scelte di vita.
 
«La storia raccontata in Noi che ci stiamo perdendo è molto vicina all'attualità, soprattutto alla piaga della violenza sulle donne. Hai tratto spunto da fatti realmente accaduti per delineare la trama del tuo romanzo?».
Il romanzo tratta dei delitti passionali e delle maschere delle persone. I personaggi appaiono tutti felici, ma dietro a questa facciata ci sono dubbi interiori e sentimenti di violenza. La passione per lo stesso uomo può portare due donne ad odiarsi, al punto che entrambe  desiderano segretamente la morte dell'altra. Nello stesso tempo anche gli uomini del romanzo, appaiono ambigui e bugiardi e potrebbero aver agito per moventi passionali. La passione ad un certo punto può unirsi alla violenza e non lasiare scampo alle donne del romanzo.
 
 
Titolo: Noi che ci stiamo perdendo
Autore: Manola Aramini
Genere: Giallo
Casa Editrice: Officina Milena
Pagine: 192
Prezzo: 13 euro
Codice ISBN: 9788832101072
 
 
Contatti
https://www.facebook.com/scrittricemanola.aramini
https://www.officinamilena.com/
https://www.amazon.it/Noi-che-ci-stiamo-perdendo/dp/8832101076/
https://www.officinamilena.com/noi-che-ci-stiamo-perdendo
 
 
 

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