Intervista a Guido Paolo De Felice, autore del libro Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo)

Intervista a Guido Paolo De Felice, autore del libro Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo)

Guido Paolo De Felice (Caserta, 1985) è un chirurgo odontoiatra e scrittore. Pubblica la raccolta di frasi e aforismi “Quella notte a Parigi” (Edizioni PensieriParole, collana “I migliori 100”, 2018), e in self publishing la raccolta di poesie e di brevi brani in prosa “Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo)”. Pubblica inoltre per Pagine Editore alcune poesie in due differenti raccolte: “Le tue parole (vol. 1)” ed “Emozioni”.
 
«Ci racconti di cosa tratta la tua raccolta di poesie Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo)?».
E' un inno all'amore, ma ad un amore consapevole, in cui si prenda coscienza di quanto sia importante difendere e valorizzare la propria individualità all'interno di un rapporto. Credo fermamente che l'amore, quello vero, non rappresenti mai una limitazione delle proprie libertà, bensì le esalti.
 
«Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo) è una raccolta poetica che parla del sentimento dell'amore, declinato in tutte le sue forme. Quanto è difficile scrivere d'amore senza filtri e con estrema onestà come hai fatto tu? Cosa o chi ha ispirato i tuoi componimenti?».
Credo di aver vissuto un paradosso: pur essendo una persona estremamente timida, quasi ai limiti dell'introverso, raccontare il mio mondo interiore mi ha permesso di vivere quotidianamente in maniera molto più leggera, come se mettere nero su bianco consentisse di non portare più pesi, sotto forma di cose non dette o emozioni soffocate. Spesso mi viene chiesto se io abbia avuto una “musa”: in realtà, il senso del libro è racchiuso esattamente nel suo titolo. Parlo di una persona che ancora non conosco ma che, parafrasando Whitman, so essere già fuori nel mondo da qualche parte ad aspettare me. Quindi, quello che ho fatto è stato raccontare di lei, di questa consapevolezza, in modo tale che, quando la incontrerò un giorno, potrò farle leggere i miei versi e dirle “Vedi? Anche se ancora non ti conoscevo, sapevo che ti avrei incontrata prima o poi e mentre ti aspettavo ho scritto tutte queste cose di te.”
 
«Da uno dei brani presenti nella raccolta Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo): “Per me amore e bisogno devono necessariamente viaggiare separati, sono due cose ben distinte. Quando si ha bisogno di una cosa, non è amore, è dipendenza”. Un concetto che riprendi diverse volte nei tuoi componimenti. Vuoi spiegarcelo meglio?».
Credo moltissimo nel concetto che ciascuno di noi debba imparare a bastare a se stesso. Quando per stare bene si ha necessità di un'altra persona, senza trovare dentro di sé il proprio benessere, questo amore per me è sempre “malato” ed esposto a tutte le derive che sono causa di quel profondo senso di vuoto che può colpire al termine di una storia. Invece, io credo che diventare emotivamente indipendenti permetta di aggiungere enorme valore reciproco all'interno di una relazione, perché significa aggiungere qualcosa ad un sé già completo e non dover riempire dei vuoti.
 
«C'è una poesia della tua ultima raccolta che ami più delle altre, o che ti ricorda di un momento particolare in cui l'hai scritta? Ti va di condividerla con noi?».
Probabilmente una di quelle che racconta maggiormente il senso di tutto il libro e, alla fine, il mio modo di intendere l'amore e le relazioni si intitola “1+1” ed è un messaggio che sarei più che felice di poter condividere con quante più persone sia possibile. La poesia è questa:
Sai
voglio spiegarti ciò che siamo
ciò che saremo
O meglio ciò che non saremo
Non saremo mai metà
Saremo due, ma non metà
Per avere qualcosa
a metà
Bisogna dividere, tagliare, rompere
e dopo è solo colla
Noi non saremo mai metà
Noi saremo due e saremo uno
più uno
Consapevoli di chi siamo
Capaci di bastare a noi stessi
Testardi nel rendere più dolce
la libertà
ciascuno dell'altro.
Arriveranno momenti difficili
momenti di dubbi, amarezze, anche litigi
Ma non saremo mai metà
Saremo sempre tre quarti
perché ciascuno porterà con sé
un pezzetto dell'altro
senza perderci mai.
Noi saremo sempre 1+1
e saremo due
Numeri primi
divisibili solo per noi stessi
Saremo due promesse
senza prometterci mai nulla
Perché così è scritto
nei nostri destini
“Nessuno poté mai dividerli”
 
«Hai un profilo Instagram molto seguito, con più di 38.000 follower. Qual è il complimento più bello che ti è stato fatto sul tuo lavoro?».
Senza ombra di dubbio il fatto di aver messo nero su bianco emozioni condivise da moltissime persone. Sentirsi dire “è incredibile, sembra che tu abbia raccontato la mia storia e le mie emozioni senza conoscermi e in un modo in cui non sono mai riuscita a comprenderle neanche io” è qualcosa di incredibile che permette di non sentirsi mai da soli, come se fossimo tutti legati da un sottile ma robustissimo filo emozionale.
 
«C'è una poesia nella tua raccolta Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo) che si intitola Ti sento dentro tutte le canzoni, e nel testo nomini infatti diversi brani musicali. C'è una colonna sonora che vorresti suggerire per accompagnare la lettura delle tue poesie?».
Apprezzo particolarmente questa domanda perché la musica è uno dei principali motori emotivi della mia vita. Non a caso, su Spotify ho creato una playlist associata al titolo del libro in cui ho inserito dei brani scelti da me che rappresentassero emotivamente bene la cascata di sensazioni che ho provato scrivendo le mie poesie e che vorrei trasmettere. Ma non solo. Periodicamente chiedo ai miei follower su instagram di suggerirmi delle canzoni che loro stessi associano alle emozioni provate leggendo i miei componimenti e ad oggi questa playlist conta quasi 500 canzoni ed è seguita da circa 183 persone.
Se invece dovessi suggerire un brano che possa fungere da “trailer” al libro, posso raccontare quanto mi abbia scioccato la canzone “Per uno come me” dei Negramaro: Giuliano è riuscito a raccontare in poco più di tre minuti tutto ciò che a me è servito un libro intero per descrivere. È stato struggente ascoltarla la prima volta e continua ad esserlo ogni volta.
 
«Sei già al lavoro sulla tua prossima raccolta poetica? Puoi darci qualche anticipazione?».
Il libro è già completato dal punto di vista dei componimenti, ma ci saranno delle sorprese perché, così come sto facendo sul mio feed di instagram, ci sarà anche un viaggio visivo emozionale con le illustrazioni ispirate alle poesie di una bravissima artista, Perla Giraudo. Tuttavia, ad oggi non posso espormi sulla data di uscita poiché spero di trovare un editore che decida di pubblicarlo. Viceversa, percorrerò di nuovo la strada dell'autopubblicazione che, pur con tutti i limiti e le difficoltà del caso, mi ha permesso di poter arrivare fin dove sono oggi.
 
 
Titolo: Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo)
Autore: Guido Paolo De Felice
Genere: Poesia
Casa Editrice: Self-publishing (IlMioLibro.it)
Pagine: 224
Prezzo: 25 euro
Codice ISBN: 9788892352421
 
 
Contatti
https://www.instagram.com/guidopaolodefelice
https://www.facebook.com/guidopaolodefelice/
https://www.amazon.it/cose-che-scritto-mentre-aspettavo
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/poesia/412396/le-cose-che-ho-scritto-di-te/
 
 
 
 

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