Nightguide intervista i Forever Still

Nightguide intervista i Forever Still


I Forever Still si stanno scrollando di dosso l'etichetta di “alternative metal band” che la critica pare aver loro incollato con un nuovo disco: sperimentale, unico e potente, la band di Maja Shining è pronta per far uscire Breath in colours il 29 Marzo per Nuclear Blast, dopo che il loro album di debutto, Tied down, è stato nominato ai Metal Hammer Awards come miglior debut album. Abbiamo parlato proprio con Maja di tutto questo.


Fun fact: sei la prima donna con cui riesco a parlare dal vivo da quando intervisto musicisti
Mi prendi in giro?
No, giuro: lo faccio da anni e sei la prima
Oh Dio, non ci credo. Oggi però tutte le mie intervistatrici sono state donne, quindi è una gran cosa.
Fa strano, perché non è che non ci siano donne nell'industria musicale
Lavori sopratutto con la musica heavy?
Esatto
Si, abbiamo bisogno di più donne in questo ambiente, speriamo di far venire voglia di suonare a qualche ragazza più giovane
Ho letto qualche intervista di Doro Pesch e a lei sembrava di essere l'unica donna nel metal
Per fortuna ora è diverso: vedo molte più donne, ma siamo comunque una minoranza.

Ora però parliamo di musica: il vostro nuovo disco uscirà il 29 Marzo per Nuclear Blast: c'è qualcosa a cui tieni davvero di questo disco?
Se le persone hanno sentito qualcosa di nostro, il nostro vecchio disco, questo è il continuo di Tied down, anche se abbiamo sperimentato molto di più. Credo che se le persone hanno apprezzato Tied down apprezzeranno Breathe in colours, anche se trovo che questo secondo album sia più interessante. Magari solo perché lo sto vivendo adesso (ride).


Anche perchè Tied down è stato nominato come best debut album ai Metal hammer awards, se non mi sbaglio
Esatto
Se questo è il suo seguito dev'essere molto bello
Si, credo lo sia: non è un Tied down 2, non mi piacerebbe mai fare lo stesso disco di continuo. Breathe in colours ha sempre i nostri ritornelli catchy, ma è molto più unico, molto più forte.


Mi hai detto che avete sperimentato di più, cosa significa?
Credo che Tied down...quando fai il primo disco non sai mai bene cosa vuoi fare: scrivi belle canzoni, ottieni una nomination, quindi abbiamo scoperto che eravamo in grado di farlo. Con l'esperienza, il tour, ti sviluppi e crei qualcosa di molto più unico per te. Abbiamo usato anche alcuni nuovi strumenti per generare un sound più strano, potente e particolare.


Quindi state lasciando l'etichetta che vi hanno dato di alternative metal band per creare il vostro stile
Questo è un enorme complimento per noi! La domanda più difficile a cui rispondere è “che genere fai?” Abbiamo un sacco di influenze diverse, alcuni pezzi sono elettronici, altri sono totalmente metal: non è solo un genere, ci sono un sacco di cose divertenti in un disco.
Anche perché se non ti diverti che lo fai a fare?
Esatto, non ha senso! (ride)


Parliamo dei titoli: Tied down suona quasi come se foste bloccati, costretti, ma poi arriva Breathe in colours, che sembra molto liberatorio.
Si, Tied down era molto più introspettivo, come indicava il titolo, mentre Breathe in colours guarda fuori, al mondo. Ha un approccio combattivo, dice di fare qualcosa se le cose non vanno come dovrebbero, trovare la forza dentro se stessi per cambiarle.


Come decidi di cosa vuoi scrivere?
Per me i testi sono ispirati dalla musica: non scrivo mai il testo e poi la musica, i testi nascono dalle emozioni che mi da la musica stessa. Sento le emozioni che mi da e poi scrivo, e ci metto un sacco per definirle perché devono essere quelle, devono suonare bene.


Voi siete danesi: avete mai pensato di scrivere un pezzo nella vostra lingua?
(ride) Un sacco di gente me l'ha chiesto, immagino sia perché è divertente sentir cantare in un'altra lingua. Al momento non ci abbiamo pensato, non è una cosa cosciente: oh, vogliamo cantare in inglese, o in danese. Semplicemente ci viene istintivo usare l'inglese, magari perché la musica che ascoltiamo è quasi tutta in inglese, ma fare una canzone in danese sarebbe divertente.
Credo che sarebbe interessante, anche perché ogni lingua suona differente quando la usi per cantare. Non credo che i Lacuna Coil abbiano mai cantato in italiano per esempio.
No, ma ti piacerebbe?
Si, perchè sono curiosa.
Esatto, credo che in parecchi lo pensino. Ma il danese è piatto quando lo usi, mentre l'italiano è molto musicale. Quando canti diventa diverso, quindi è da un po' che penso di usarlo.


C'è un tour in arrivo? Suonerete mai in Italia? So che suonerete parecchio nel Regno Unito.
Abbiamo un sacco di piani in costruzione: al momento non possiamo date ufficiali, ma suoneremo parecchio in giro per l'Europa. Spero anche in Italia, visto che ci abbiamo suonato quando aprivamo per i Lacuna Coil e non ci vogliamo perdere il vostro paese.
Anche perché abbiamo il vino migliore.
E' esattamente il motivo per cui verremo! (ride) Con i Lacuna Coil c'era un'altra band di supporto, italiana, e a Milano i loro parenti sono arrivati con lasagne e tiramisù, ed è stato bellissimo e molto italiano! (ride)


Voi avete un'attitudine DIY: avete fatto le vostro foto da soli, fate tutto da soli. Come ci si sente a lavorare con un produttore?
Non lo sappiamo, perché ci siamo prodotti il disco da soli (ride).
Ecco, devo aver letto qualcosa di completamente sbagliato.
Nessun problema! (ride) Tutti e due i dischi sono prodotti da Mikkel, molto capace sia con la produzione che col mixing. Ci piace avete molto controllo sul sound, ci piace che le cose suonino come vogliamo.
C'è molta più libertà, ma credi che lavorare così sia anche più difficile?
Decisamente si: il primo disco era molto introspettivo, credo che ci siamo lasciati avvicinare davvero da poche persone per la creazione dell'album, ed è diventato un lavoro molto duro a volte. Non abbiamo visto amici e famiglia per un sacco di tempo, non ci siamo mai fermati. Ma con questo nuovo disco, che è più aperto, abbiamo trovato anche altre persone che ci hanno aiutato ad alzare l'asticella.


Volevo chiederti un'altra cosa: ho visto il video di Rewind, e credo sia davvero bello. C'è una storia dietro?
Si, c'è una storia, ma non è molto più di quello che puoi vedere. Credo che le persone lo dovrebbero solo guardare e creare la loro storia. E' una fuga in questo mondo distrutto e distruttivo, è il tentativo di tornare indietro e ritrovare la libertà e i colori.


Ultima domanda: hai qualche consiglio per chi inizia a suonare adesso?
Trovate persone che volete quello che volete voi: una delle cose peggiori in una band è quando i componenti non vogliono la stessa cosa. Cercate persone con una buona chimica. Volete suonare per hobby, che va benissimo, o volete farlo per lavoro? Se non siete d'accordo su questo le cose non funzioneranno.

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