Sulle Tracce D'Africa con Carlo Maver

Sulle Tracce D'Africa con Carlo Maver

In questa recensione non voglio parlarvi dell'ennesimo nuovo arrivato, non scriverò di alcun album d'esordio né tantomeno vi farò promesse vane. Qui vi parlo di Carlo Maver, flautista, bandoneonista e compositore bolognese, esperto di improvvisazione e appassionato di jazz, vincitore di svariati premi, che ha viaggiato per tutto il mondo ricavandone esperienze di vita che sono autentiche fonti di ispirazione creativa per la sua musica. Ed è proprio in uno dei suoi viaggi che scopre il bandoneon e che dà al suo repertorio quella sperimentazione di nuove timbriche e sonorità originali, che spaziano dal Tango al Jazz, con varie contaminazioni mediterranee.
 
Tracce D'Africa, l'album uscito l'anno scorso, ha una carica comunicativa, un'immediatezza espressiva che solo pochi lavori riescono a trasmettere. Sembra si prefigga lo scopo di toccare alcune corde emotive e che ci riesca perfettamente. Mettersi nelle cuffie Tracce D'Africa è partire per un viaggio tra una tradizione musicale e l'altra, così l'alternarsi di tango e jazz, i passaggi rock e la musica tipica di luoghi distanti ma familiari crea un risultato sorprendente, che sa guidarci a piede libero per il mondo.
  
Coraggioso e geniale, Maver compone quest'album schierando una formazione esperta: Pasquale Mirra, vibrafonista (e compositore) tra i più attivi del jazz italiano ed internazionale, il talento e l'esperienza di Giancarlo Bianchetti, che ha suonato, tra gli altri, anche con Vinicio Capossela, e Davide Garattoni al basso elettrico, Roberto Rossi alla batteria, il sassofonista Achille Succi, Silvia Donati (di cui possiamo apprezzare l'incantevole voce nella quinta traccia, Boa Noite Leo), e Danilo Mineo alle percussioni che sono tutti maestri del suono, vantando collaborazioni importanti e studi d'alto livello. Con queste carte, Tracce D'Africa non poteva che riuscire un lavoro eccellente.
  
Attenzione: Tracce D'Africa è solo per spiriti indocili e dissidenti, che hanno dentro frammenti di storia di popolazioni diverse, che non conoscono differenze culturali e distanze geografiche, sentimenti che tutti dovremmo comunque affrettarci a recuperare, ascoltandolo.
  
  
Benedetta Terenzio
  
Tracklist:
1. Afro flute 
2. Tana milonga 
3. Chansonne des Chameaux 
4. Monsieur Coulibaly 
5. Boa noite lei 
6. Rio de la plata 
7. Preghiera per Romualdi e Fabiani 
8. Carrugi e malasorte 
9. Afro flute 2 
10. Choro pra bandoneon 
11. Tubabu 
12. Pinocchio 
13. Pifanos 
 
 

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