PRIMAVERA SOUND 2015 - La città perfetta per il festival perfetto

PRIMAVERA SOUND 2015 - La città perfetta per il festival perfetto

“Primavera is fifteen” È stata la quindicesima edizione di un festival cresciuto fino a raggiungere dimensioni vastissime. 
Nel vero senso della parola. Da un'estremità all'altra dell'area si passava tranquillamente per la Terra di Mordor. Nei prossimi anni si prevede l'istituzione di qualche linea aerea per spostarsi nell'area del Parc del Forum.
Non si è trattata della prima volta assoluta per me a un festival europeo, ma è stata la prima assoluta a un festival da fotografo. 
Non è una passeggiata come si può pensare. Corse infinite, ansia e meticolosi calcoli sulla timetable per non perdersi nemmeno un concerto di quelli programmati. Questi elementi hanno formato il comune denominatore per i tre giorni di quello che sta diventando uno dei festival più importanti d'Europa.
 

L'esperienza: sicuramente promossa al cento per cento. 

 
Ogni aspetto l'ho trovato curato e l'accoglienza è stata calorosa. Lavorare in condizioni del genere si è rivelato gratificante sin da quando ho ritirato il pass foto in cassa accrediti. Facendo un passo indietro, è opportuno valorizzare la location (alla fine dell'Avinguda Diagonal) raggiunta comodamente da metropolitana e mezzi di superficie. L'area, come detto, è di dimensioni molto vaste, ma sembra creata apposta per ospitare un festival. Da provare è la meraviglia di vedere un concerto sul palco H&M Pro, quello sul mare, mentre soffia il vento e il sole tramonta.
 

La line up

 
Un pensiero è d'obbligo verso il mood dell'intero festival e della sua line up. Personalmente apprezzo tantissimo la coerenza nella scelta degli artisti. Notoriamente il primavera è un festival di indie rock. Non band da stadio, quelle vanno già bene negli stadi. Al Primavera Sound si è puntato sempre molto sulle band che va di moda definire “di culto”, come piace a noi, che del culto non  interessa e pensiamo semplicemente a perdere la voce. Non a caso i due live più attesi sono stati quello dei Ride, capi dello shoegaze inglese dei primi anni '90 e gli Strokes, che non hanno bisogno di presentazioni. Una menzione particolare va al live dei Foxygen, in prossimità dello scioglimento hanno suonato come una band punk, perché sotto sotto lo sono.
Moltissime poi sono le band emergenti, oppure le band che suonano generi musicali meno commerciali. Menzione particolare per il live di Caribou, che alle 3 di notte ha attirato per un'ora circa 5.000 persone sul Ray Ban Stage con un set da pelle d'oca.
 
Per il resto è meglio che siano le foto a parlare di questa esperienza magnifica. In attesa del #ps16, ecco le mie gallery.

http://www.nightguide.it/fotogallery/130951/day-3-27-05-2015-primavera-sound
http://www.nightguide.it/fotogallery/130952/day-4-28-05-2015-primavera-sound
http://www.nightguide.it/fotogallery/130953/day-5-29-05-2015-primavera-sound
http://www.nightguide.it/fotogallery/130954/day-6-30-05-2015-primavera-sound

Testo e foto di Alberto Pezzali

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