Wild card- Primo turno di playoffs (II parte)

Wild card- Primo turno di playoffs (II parte)

Wild card- Primo turno di playoffs
I Packers battono Seattle 33-27. Decide un intercetto riportato in end zone di Al Harris nel primo supplementare. E ora per i vincenti c'è Philadelphia.
NEW YORK, 4 gennaio 2004 - Nel freddissimo Lambeau Field Green Bay e Seattle danno vita a un match intensissimo che si risolve solo nel supplementare. Alla fine vince il carattere dei Packers che soffrono, rimontano e poi sprecano, ma riescono a portare a casa il successo, 33-27 il punteggio, regalando così una grande soddisfazione ai caldissimi (nonostante il clima a dir poco rigido) tifosi dello stadio più magico della Nfl.
Dopo un primo tempo chiuso sul 13-6 a favore della squadra di casa, nel terzo quarto una "doppietta" di Shaun Alexander surriscalda la gara e porta in vantaggio Seattle, che però si fa raggiungere dalla meta di un ottimo Ahman Green in apertura dell'ultimo quarto. Il solito Brett Favre (26/38 per 319 yard e un touchdown) prova a mettere a segno lo sprint decisivo guidando la sua truppa alla meta del sorpasso. Ad entrare in end zone ci pensa ancora il running back Green con una corsa di una yard, firmando così il suo secondo touchdown della gara. Ma sul cronometro ci sono ancora 2'44'' da giocare e Matt Hasselbeck decide di vestire i panni del suo mentore, il rivale Brett Favre, ricamando un drive eccellente e portando i Seahawks a una sola yard dalla meta del pareggio che puntualmente arriva, a 51'' dalla conclusione, grazie alla corsa di Shaun Alexander.
A rimandare tutto al supplementare Favre non ci pensa nemmeno e con un paio di passaggi dei suoi riesce a mettere il kicker Ryan Longwell nella condizione di vincere il match con un field goal dalle 47 yard proprio allo scadere. Il vento però non aiuta il calciatore di Green Bay che fallisce il match point. Mike Holmgren tira un sospiro di sollievo ma il sorriso rimane sul volto dell'ex tecnico di Green Bay solo per qualche minuto. All'inizio del supplementare, infatti, Seattle paga a caro prezzo il primo vero errore della gara di Hasselbeck (25/45 per 305 yard e un intercetto) che offre su un piatto d'argento, con un lancio troppo telefonato, il pallone ad Al Harris. Il cornerback dei Packers ringrazia, mette a segno l'intercetto e, dopo una corsa di 52 yard, realizza la meta che fa esplodere il Lambeau Field e regala ai Packers il biglietto per Philadelphia.
Uno strepitoso Peyton Manning, con 22/26 per 377 yard e 5 td pass, trascina Indianapolis al successo 41-10 su Denver nell'ultimo wild card game.
NEW YORK, 5 gennaio 2004 - Se bisogna cercare una chiave nel trionfo degli Indianapolis Colts contro i Denver Broncos, 41-10 il risultato finale, bisogna tornare sul finire del primo quarto, con il punteggio sul 7-3 per i Colts e la gara ancora tutta aperta. Peyton Manning lancia su Marvin Harrison una traiettoria profonda, completata dal ricevitore di Indianapolis con un bel tuffo, nel cuore della difesa dei Broncos composta da Lenny Wals, Kelly Herndon e Al Wilson. Quando Harrison cade a terra dopo la presa, infatti, nessuno di questi tre si preoccupa di toccare il numero 88 dei Colts, che così è libero (a gioco apparentemente concluso) di rialzarsi e confezionare 46 yard di ricezione e touchdown che portano la gara sul 14-3. Un errore madornale della difesa di Denver, assolutamente imperdonabile in una gara di playoff.
Da quel momento in poi, il resto è buono solo per i libri dei record. Vendicando la sconfitta subita in regular season alla penultima giornata di campionato (e le voci che non lo volevano capace di vincere le partite importanti), Peyton Manning mette in piedi un autentico show di football offensivo, impartendo a Denver una vera e propria lezione, forse ancora più severa del già durissimo 41-10 finale. Il quarterback di Indianapolis chiude la serata con cifre da record: 22/26 per 377 yard, 5 touchdown, zero intercetti, un rating da capogiro di 158.3 e una percentuali di completi dell'84.6%, che lo pone al terzo posto di sempre per una partita di playoff dietro a Phil Simms e Joe Montana. "In 14 anni di carriera, non ho mai provato quello che ho provato oggi" sono state le sue parole.
Oltre al solito Harrison, destinatario anche di un altro passaggio da 23 yard valido per la sua seconda segnatura personale, anche Brandon Stockley approfitta della giornata di grazia del proprio quarterback, contribuendo con un paio di touchdown, il primo sul drive di apertura della gara e il secondo con una ricezione da 87 yard. La quinta meta arriva sul primo drive del secondo tempo: Manning pesca Reggie Wayne e il punteggio (dal 31-3 dell'intervallo) sale sul 38-3.
Per Denver una giornata da dimenticare in fretta. Il running back Clinton Portis non è mai stato un fattore (17 corse per 68 yard, la più lunga da 11) e quando Jack Plummer ha dovuto affidarsi ai lanci ne sono arrivati anche due intercetti, entrambi messi a segno da David Macklin. Assolutente deleteria per i Broncos anche la prestazione di Dan Neil, defensive end autore di 4 penalità che hanno regalato ai Colts 45 yard, contribuendo così ad affossare Denver. Del receiver Rod Smith l'unico touchdown. Indianapolis ora è attesa a confermare la splendida prestazione sul campo dei Kansas City Chiefs, domenica prossima, per
giocarsi l'accesso alla finale di conference.
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