Appunti semiseri di una giornata al Motosciò

Appunti semiseri di una giornata al Motosciò

  • 18/12/2003 |

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  • Auto

Quando la vita è avara di soddisfazioni, non cè meglio che mettersi in macchina di sabato mattina, preferibilmente di buon ora e dirigersi alla volta di Bologna per dare unocchiata alla mega manifestazione del Motorsciò!
Ovviamente di buon ora per me che parto da Firenze, il giorno prima per chi da mete lontane ha deciso di prendere il treno della speranza che porta direttamente allinterno di quel paradiso motoristico ambientato in clima prenatalizio nella prestigiosa Fiera di Bologna.
Chi mi conosce bene sa che in quanto ad organizzazione, pochi possono battermi.
Ma non avevo immaginato che il mio partner, Andrea Cirillo, aveva ben pensato che per driblare il traffico bolognese niente di meglio di uno Scarabeo sarebbe stato possibile.
Da perfetti topini baresi, io ovviamente senza casco, non abbiamo esitato a mettere in pratica i buoni insegnamenti del Ruta Driving School e così tra un controsenso e laltro siamo arrivati al Motorsciò.
I Pass da espositori dei quali la mia generosa Società mi aveva munito mi hanno permesso di scavalcare, non sensa un sadico piacere, i numerosi ragazzini in fila ai botteghini in cerca di biglietti.
Di li a poco mi si è presentato uno spettacolo irripetibile ma che promette di essere di gran moda.
Peugeot 206 ( sono riuscito a riconoscerla dalla scheda tecnica appoggiata al parabrezza) dotata di un kit estetico di una sobrietà inquietante e, come se non bastasse per linvolgarimento, una serie di neon luminosi collocati sotto il pianale in modo, così, da illuminare la strada al di sotto della vettura.
Interessante, soprattutto quando cadono le chiavi per terra!!
Ovvimente la cosa non farebbe notizia se non fosse per le decine di ragazzi interessati a questi optional e alle lucine che illuminano labitacolo allinterno delle bocchette di areazione!
Giuro che una sera vorrei vedere la faccia della mia fidanzata se la vado a prendere con un simile attrezzoperchè di attrezzo si tratta!
La mia non vuole essere assolutamente una difesa del buon gusto, data la variabilità dellinterpretazione dello stesso.
E solo che mi spaventa vedere la massa di giovani lavoratori impegnati con le rate per costruirsi il proprio oggetto personale con il quale sfogare reconditi istinti e per comunicare la loro voglia di distinguersi.
Parliamo di cose serie e più interessanti: le novità e le auto che più mi hanno colpito.
Iniziamo dalle italiane, dove credo lAlfa Romeo stia dando un positivo segnale di rinascita ed una lezione di stile improntata al più nobile made in Italy.
Il prototipo esposto, la 8C, sicuramente rappresenta un grande esercizio passionale di design, innovazione e tradizione. Speriamo possa essere presto in produzione e con un motore specifico per questo modello. Mi auguro non venga preso in prestito qualche basamento ( penso all8cilindri della Maserati) ma che venga realizzato un motore con un imprinting tipico del marchio (parlo di quello di anni fa!!) che restituisca personalità e vigore a questa casa costruttrice (valga anche per Fiat e Lancia)
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Lalfa GT, invece, incendierà i cuori dei nuovi alfisti. Vettura equilibrata, che sfrutta un telaio già ben collaudato, promette di fornire emozioni ad un prezzo ragionevole ma ancora elevato visto che per un esemplare serio ( parlo di una 3.2 full) siamo in zona BMW Coupè.
Ok il Made in Italy ma la qualità bavarese resta ancora un punto di riferimento importante in termini di Value for Money sia per immagine complessiva.
Proprio in casa BMW è da segnalare la presentazione della nuova SUV X3 che promette di dare filo da torcere alle giapponesi di gamma media ed alla ormai europizzata Cherokee.
Personalmente il risultato finale è dignitoso, ma comprerei la Lexus Rx 300 Ambassador. Per me che sono un perfezionista, sottolineo la delusione in alcune finiture interne ed un aspetto della plancia un pò dimesso soprattutto se confrontato con la Serie 3.
Si aggiunga, inoltre, il prezzo elevato della vettura che non avrà problemi a superare il muro dei 40.000 Euro entrando pericolosamente in competizione con la più grande e più completa ( sotto tutti i sensi) X5.
Degno della lode più alta sulla nuova X3 è il sistema di trazione integrale, che seppur semplice nella realizzazione tecnica risulta estremamente complesso sul piano elettronico con il risultato di essere molto efficace nel fuoristrada di medio livello. Potenza dellelettronica che a mano a mano ( scusate questa espressione maliziosa) renderà superate ridotte, differenziali sparsi qua e là, ponti rigidi.
Parliamo ovviamente di un fuoristrada leggero, perchè quando il gioco si fa duro le Land Rover e le Classe G insegnano cosa significa la mobilità totale.
Sempre in casa BMW è da segnalare il ritorno della Serie 6. Dotata di un fantastico V8 da 333 CV la serie 6 promette emozioni da grande ammiraglia (quali emozioni!?) sotto la veste di una coupè accattivante e molto aggressiva (molto più che in foto). I nostalgici della 635 CSI rimarrano un filo delusi dalle qualità stradali del nuovo modello. Ma i tempi cambiano e anche le BMW non sono più le stesse. Da essere soprannominate Camay per la loro tenuta scivolosa sul bagnato, ora le teutoniche berline sono incrociatori sicuri e affidabili sul misto come in autostrada. Merito della numerosa elettronica e di un telaio sempre più perfezionato che ha saputo ben coniugare il piacere di guidare e di continuare a farlo, senza aver provato il piacere di essersi girati anche in un parcheggio!!!
Chi invece non si gira neanche se la prendi a cannonate è la mitica Audi.
Per la serie siamo discreti (sappiamo benissimo quanto i tedeschi siano bravi a farlo) in Casa Audi erano esposte due splendide sportive in colorazione turchese : la S4 e la RS6.
La prima per la gioia dellunderstatement. Prendetela blu, senza specchi in alluminio, aggiungete la targhetta TDI (senza prima aver tolto la scritta S4 sulla mascherina anteriore) ed avrete una perfetta station da rappresentante in grado di allibire i frequentatori festivi del Dona Flor.
La perfetta ed inperturbabile trazione quattro aggiunta ad un possente motore V8 di quattromiladue centimetri cubici sono in grado di portarvi dappertutto con molta eleganza e soprattutto senza esibizionismo.
La RS6 è, invece, tutta unaltra storia. Nata su specifica richiesta del Dr. Lo Buono per rendere ancora più immediati i trasferimenti Casa- Ufficio- Fiera del Levante passando per PortErcole, la RS6 coniuga in ununica auto tutto quello che si può desiderare. Velocità, tenuta, spazio, affidabilità, felicità dei distributori di benzina.
Ovviamente in una città come la nostra dove la domanda più frequente è ma quanto consuma?? la RS6 è solo un esercizio di fantasia per molti. Ovviamente nella vita nulla è regalato e quindi è naturale che portare in 5 secondi da 0 a 100 2.000kg in ordine di marcia, qualcosa costerà pure oltre ai 100.000 Euro in ordine di portafogli!!
Comunque per esagerare in casa Audi ci pensa la A8 4.2 L dove la L sta per Lunga ( dedicata a chi ha complessi di inferiorità). Dietro (testimoniano le foto) è davvero da Circo per tutte le acrobazie che una ricca coppia in vena di follie può fare grazie allenorme spazio a disposizione.
La vettura è inoltre dotata di schermi sugli appoggiatesta anteriori...non si sa mai...se qualcuno volesse rivedersi il Circo!!!
A completamento della triade germanica non poteva mancare la Mercedes.
Forse qualcuno non lo sa, ma alla Mercedes..pardon Daimler-Chrysler... devono aver assunto qualche personaggio un pò sopra le righe.
Le berline con la stella a tre punte, note per la loro affidabilità di un incudine ( avete mai visto un incudine guasta?) passeranno alla storia nel terzo millennio per le prestazioni esagerate di cui sono oggi capaci.
Per non essere secondi a nessuno, nello stand della Mercedes erano esposti una C32AMG, una E55AMG, una CL65AMG, ed una SL55AMG.
Se dovessi fare un rapido calcolo dei cavalli di queste autobeh...non mi basterebbe lippodromo delle Padovanelle!!!
Un dato su tutti. La SL 55 AMG (500 CV) è una vettura che senza limitatore può raggiungere tranquillamente i 335 kmh.
Pensate che la CL65 ha circa 612 Cv, ben 112 in più.
Più di una Ferrari Modena, molti di più di una Porsche Turbo.Quanto potrà raggiungere??Io dico almeno 350. Peccato che le gomme non siano omologate per simili velocità.
Io, però, non ci penso; il dato che più mi appassiona è la coppia max.
Se qualcuna non lo sa, la coppia è un valore espesso in kilogrammetri oppure in newtommetri che indica la forza con la quale il motore spinge una vettura. Pensate che la CL 65 ha quasi 100Kgm di coppia massima. Per fare un esempio una BMW 330 D ne ha circa una quarantina ( ecco perchè spinge tanto!!).Fino ad ora la vettura con la coppia più alta era la Bentley Continental ( circa 90kgm). Oltre cerano solo i trattori.
Oggi la Mercedes offre un valido strumento per arare i campi oppure portarsi dietro 5 roulotte senza accorgersene.
Non esagero se affermo che guidare un V12 Biturbo di tale fattura sia unesperienza unica ed irripetibile ( ecco perchè non lho ancora fatto), sconosciuta anche ai V12 più blasonati quali Rolls, Aston Martin, Ferrari e anche Lamborghini.
Tenete presente, inoltre che la CL è unauto silenziosa, con il suo bel cambio automatico e che a 250 kmh gira ad appena 3.000 giri.
In casa Mercedes cera anche la SLR. Ma qui non mi dilungo perchè questauto si ostenta già da se!...Benvenuto Batman!!
Munito di tesserino del Porsche Club Toscana (ovviamente scaduto) sono entrato nello splendido tempio della Porsche dove era presente una selezione nellaccesso.
Essendo da tempo ormai devoto a Santa Porsche devo ammettere che la nuova Carrera GT è qualcosa da far fermare gli orologi, una vettura per la quale è necessario riformulare il vocabolario. I dati di questa vettura potete leggerli su qualuque rivista. Una cosa, invece, ve la dico io : il pomello del cambio.
Un omaggio raffinato e molto culturale ad una gloria del passato, la 917 che vinse a Le Mans e che aveva il pomello della leva del cambio in legno di balsa.
Questo materiale, scelto allepoca per il risparmio di peso prima dellavvento della fibra di carbonio, viene oggi replicato nella Carrera GT in legno di betulla.>
Laccostamento di un abitacolo interamente rivestito in carbonio con una pallina centrale che richiama il passato è secondo me unaltissimo esercizio di stile che permette di evocare linnovazione nella tradizione. Ricordatevela, questa frase, perchè ci ho messo 10 minuti a partorirla!.>
In casa Porsche è da segnalare per noi comuni mortali ( si fa per dire) larrivo di una nuova Entry Level : la Cayenne 3.2.
Qualcuno ha storto il naso per linserimento di un motore così piccolo sotto limponente corpo vettura della SUV di Stoccarda.
Io ritengo questa strategia molto azzeccata. Saranno infatti le Cayenne 3.2 le più vendute e le più desiderabili.
Il prezzo dacquisto è intorno ai 52.000 Euro e nel caso di una vettura molto opzionata si arriva a circa 66.000. Praticamente il prezzo di una Cayenne S senza optional.
Ok che il motore 3.2 non ha niente a che spartire con il 4.5 V8 ma oggettivamente non penso che se ne senta una grande mancanza, soprattutto quando a beneficiarne è il portafogli.
Per le sfuriate è bene usare delle vetture fatte apposta per quelluso ed in casa Porsche la Cayenne non vuole fare il verso alla Carrera, ma solamente completarne il significato..>
Quindi ok alla Cayenne 3.2 purchè acquistata senza imitare le sorelle maggiori, pena lorribilissimo Vorrei ma non Posso.
Una considerazione: in questo resoconto molto poco serio, ci sono giudizi personali che molti non condivideranno. Ma questo è anche il gioco della provocazione per una rubrica, spero, che sia propositiva per la crescita della cultura automobilistica di questa città.
Non ho la presunzione di saperne qualcosa, ma è grazie ai vostri suggerimenti che potrò raddrizzare la nave verso il comune gradimento!
Vi saluto e buona auto a tutti!!
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