NIGHTGUIDE INTERVISTA IL RAPPER E PRODUCER RED NOSE

NIGHTGUIDE INTERVISTA IL RAPPER E PRODUCER RED NOSE


 
Red Nose è un rapper con uno stile atipico, che non ti sommerge di parole, ma preferisce scandirle, e studia con cura i ritornelli, che spesso danno un tocco pop ai pezzi. La maggioranza delle strumentali su cui rima sono prodotte da lui e non seguono gli ultimi trend ma, si intuisce, semplicemente la sua passione: spiccano i sintetizzatori e si fanno notare anche altri strumenti, come le chitarre (specialmente nella canzone di chiusura, dove suonano i Traveller). Insomma, i puristi del rap e gli amanti degli stili del momento non saranno felici ma il percorso di Red Nose poteva far presupporre un risultato di questo tipo. Come abbiamo scoperto dal web, infatti, è lui il co-autore di “Sex Machine”, brano che ha firmato insieme a JDC a.k.a. Jody Cecchetto e che ha avuto buoni riscontri.
 
NG Partiamo da questa scoperta: hai firmato con il nome Tony Real insieme a JDC questo brano dance-pop che si intitola “Sex Machine”. Come è nato? E hai usato un altro nome perché il percorso di Red Nose è diverso?
RN Il brano nasce da un'amicizia prima di tutto... Jody si è sempre interessato al lavoro di studio di registrazione, che è una delle mie occupazioni. Io e lui abbiamo una serie di interessi in comune e lo studio si è rivelato l'habitat perfetto dove far convogliare le nostre attività. Stavo lavorando al disco in quel periodo e per questo ci siamo trovati a manipolare musica. Il pezzo "Sex machine" dunque è nato così, si può dire "per caso". Riguardo a Tony Real, invece, è il mio nome e cognome “inglesizzato” e ho usato questo pseudonimo perché il nostro produttore lo riteneva più efficace e più diretto al tipo di pubblico fruitore di quel pezzo.
 
NG Passiamo ora al tuo album appena uscito, “Reale”: lasciando da parte i sogni, che aspettative e obiettivi hai? E c'è, secondo te, un pezzo del tuo disco che potrebbe avere lo stesso successo di “Sex Machine”?
RN I miei obbiettivi sono molto semplici: "arrivare" e “lasciare qualcosa”. A lungo, poi, l'obbiettivo è quello di portare l'ascoltatore a riascoltare... Ci sono molti modi per interpretare le mie tracce, le parole, i suoni... ci sono diverse chiavi di lettura. Purtroppo l'ascoltatore di oggi non è più allenato e ha perso l'approccio che lo porta a fare vari ascolti nel tempo, ma mi piacerebbe che questo accadesse con il mio disco.
Un pezzo che potrebbe avere la stessa spinta di “Sex macine” credo sia “Pronti per lo show” anche perché Claudio Cecchetto, pochi giorni fa, ha pubblicato su Instagram il link per l'acquisto - suggerendolo indirettamente - e ha scritto un breve post esprimendo consenso proprio per questo brano. Mi sembra un buon auspicio anche considerando che “Sex machine” è nata soprattutto grazie a lui!
 
NG Da artista non proprio in linea con i trend del rap italiano di oggi, cosa ti piace e cosa non ti piace degli altri rapper, in particolare degli stili che vanno per la maggiore? Anche senza fare nomi...
RN Non mi piace chi fa cose rinnegando il passato, senza nemmeno sapere cosa sia successo prima. Questa musica ha una tradizione che sta andando a perdersi. “Ignoranza” e "zarrata" sono parole comunemente usate nei vari studi mentre vorrei sentire di più le parole ricerca, perfezionismo, tecnica, studio. L'unicità, inoltre, si sta perdendo anche nei nuovi personaggi che vendono dischi e fanno strada oggi. Cloni dei cloni...
Le fette poi sono due: chi fa musica per pagarsi da vestire e le cene alla donna e chi crede in ciò che propone, che fa il proprio nonostante le mode!
 
NG Perché ti auto-definisci “reale”, “vero”? È una qualità che ti viene riconosciuta normalmente dagli altri o sei tu che vorresti essere qualificato così?
RN Partiamo dal fatto che Reale è il mio cognome e che in giro è tutto artefatto. Le tracce degli artisti, in media, non raccontano storie vere ma parlano solo di droga senza un motivo di fondo, solo perché è di facile impatto e non richiede particolari doti... Dunque, rispondendo alla seconda parte della domanda, direi no, io sono Reale punto. Lo sanno tutti e chi ascolta il disco capisce che è così "per davvero".
 
NG Ultima domanda: come pensi di portare dal vivo i brani del disco? Con quale formazione e in quali luoghi?
RN Penso di portare il disco live usando le macchine che solitamente usiamo in studio ma suonate dal vivo, con una bella dose di strumenti e musicisti, che non guasta mai. Le batterie campionate sono una prerogativa, le chitarre anche, dato che grossa parte dell'arrangiamento è di Francesco Curatella, che è un noto chitarrista. Più altre belle sorprese ma siamo in fase di assetto e non voglio ancora svelare la formazione. Restate connessi, seguitemi su FB: https://www.facebook.com/RedNoseOfficial

Intervista a cura di Luigi Rizzo

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